Auto-Storia: i modelli più significativi

Toyota Celica Carlos Sainz, rally legend dopo il Deltone

La Celica più iconica e rara: 5000 esemplari nel mondo, 3000 in Europa, 500 in Italia. E se ne volete una occhio alle repliche.

Segnatevi questo quadriennio: 1985/1989, perché la storia nasce prima, ma la super-storia nasce lì con la Celica Sainz. E’ la quarta generazione della Toyota Celica (ha avuto 7 vite come i gatti), con cui la casa giapponese… (sapete perché si chiama così? Inizialmente era Toyoda, dal cognome del proprietario, cambiato in Toyota per motivi di scaramanzia Nipponica: la T servì a portare a otto, numero di buon auspicio, la quantità di tratti necessari per scrivere il nome in forma di ideogramma ndr.)… dicevo, rimembrate il quadriennio della seconda metà dei formidabili anni 80, perché la suddetta casa automobilistica ottiene il primo titolo nel mondiale Rally con un signore di nome Carlos Sainz.

Toyota Celica modello Carlos Sainz, emanuele beluffi, drivenride
fonte Pinterest

Il modello è l’amatissima (in Italia e in Europa) Celica, che ha già debuttato nel Mondiale Rally con la ST165, rimpiazzata nel 1990 con la GT-Four ST185 o Celica Turbo 4WD, che nel Mondiale Rally diventerà si chiamerà tecnicamente GT-Four RC (rally car) e in strada  amabilmente Carlos Sainz Limited Edition.

In pista dicevi rally car, in strada Carlos Sainz

Da lì la Celica GT-Four ST185 corre dal 1992 al 1994 vincendo cinque titoli mondiali (3 Campionati del mondo piloti fra cui Carlos Sainz nel 1992 e 2 Campionati del mondo costruttori) e diventa un’altra rally legend (dopo la Delta): nel mercato è e sarà una delle edizioni più rare, prodotta in 5mila esemplari nel mondo, 3mila in Europa e 500 in Italia.

Da sbarbatello, quando l’ho vista per la prima volta parcheggiata in strada, sono rimasto folgorato quasi come se avessi visto in piena tempesta ormonale la ragazzina della classe di fianco: impossibile non essere attratti da quelle linee morbide e sinuose (della Celica, non della ragazzina).

Sette e non più sette

Toyota Celica modello Carlos Sainz, emanuele beluffi, drivenride
frame da video YouTube

Una vera e propria evoluzione anche nelle forme rispetto alle generazioni precedenti, che sono state ben sette. Elenco storico a bomba:

  1. 1970-77: niente, è la Japanese Mustang.
  2. 1977-1981: aumenta la cavalleria, aumentano le cubature, da 1.6 a 2.4
  3. 1981-1985: arrivano le vittorie
  4. 1985-1989: arriva la ST 165, a.k.a. All-Trac Turbo. Toyota è già nel mondiale Rally e ottiene il primo titolo mondiale con Carlos Sainz
  5. 1989-1993: segna il passo nel Campionato del Mondo Rally con la ST 185 RC (a.k.a. Rally Car, alias Carlos Sainz Limited Edition). Si chiama Celica GT-Four, c’è anche la versione cabrio, bellissima. Motori da 103 a 230 cv, da 1.6 a 2.0 turbo.
  6. 1994-1999: la sesta generazione si chiama T20 ed entra anche lei nella storia del Rally. Il top della gamma è la ST 205 e ha 242 cv.
  7. 1993-2006: settima e ultima generazione, cambia tutto, le linee da sinuose diventano geometriche, ha un vago stile a cuneo, sembra una scultura, è bellissima.

Lo sanno tutti, ma proprio tutti, che la Celica verrà sostituita dalla GT 86, in partnership con Subaru (Subaru BRZ).

Toyota Celica modello Carlos Sainz, emanuele beluffi, drivenride
Toyota Celica GT-Four (ST185) 1992 – Toyota UK Flickr

♫♫Numeri, numeri, numeri, numeri, numeri soltanto numeri, numeri tra noi♫♫

Ma torniamo alla Toyota Celica modello Carlos Sainz: progettata insieme alla squadra corse di Toyota per l’omologazione nel Campionato Mondiale Rally nella categoria Gruppo A, la Carlos Sainz Limited Edition ha paraurti allargato per far passare l’aria, cofano con un visibilissimo air scoop per far uscire in fretta l’aria calda (per non surriscaldare il motore in gara, su strada ti serviva per fare bella figura), 4 ruote motrici, differenziale autobloccante, motore 2mila turbo, 208 cv, 4 ruote motrici, 235 newtonmetri di coppia, doppio albero a camme in testa, iniezione elettronica, 4 valvole x cilindro, 1460 kg a secco, 0-100 Km/h in 7,9 secondi e velocità massima 230 Km/h: numeri che dicono poco a chi oggi ha in testa i mille cv di ‘sti cazzi e probabilmente altrettanto poco a chi, sempre oggi, ne vorrebbe possedere una.

Meglio una Celica Carlos Sainz o una GT 86 nuova nuova?

A proposito, la Carlos Sainz Limited Edition costava 53.092.000 delle care vecchie lire e aveva ABS, servosterzo, vetri elettrici, et cetera. Oggi, se ne trovate a bizzeffe sull’usato, vuol dire che si tratta di repliche, perché quella vera costa quasi quanto una GT 86 nuova di zecca.

Non ne fanno più di macchine così

Ora arriva il commento da vecchio zio: non ne fanno più di macchine così. Ed è vero, non foss’altro che per i fari a scomparsa, messi fuorilegge nel 2004 non so se a torto o a ragione, insieme a decenni di storia del design.

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Emanuele Beluffi

Giornalista pubblicista, già responsabile di redazione presso Il Giornale OFF, spin off culturale del quotidiano il Giornale, editor di CulturaIdentità, conservatore presso Fondazione Sangregorio Giancarlo.

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