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Andrea Spataro

Pilota rally in tempo di coronavirus

Hilights
  • Il pilota rally, in tempo di coronavirus, ci racconta il suo debutto, la carriera, gli aneddoti e la sua auto dei sogni.

Andrea Spataro, classe ’86, pilota varesino di nascita (Luino, per l’esattezza) ma comasco d’adozione (vive ormai da anni in Val d’Intelvi), è un’eccellenza sportiva nazionale. Il pilota rally, in tempo di coronavirus, ci racconta il suo debutto, la carriera, gli aneddoti e la sua auto dei sogni.

  • Debutta nei rally dopo solo 6 giorni di patente alla Ronde Città Giardino dove ottiene un buon 5° posto di classe N2 su 15 partenti, a bordo della sua Peugeot 106.
  • Nel 2008, al debutto sulla Clio Williams Gruppo A, vince il Rally Sprint Città Giardino, lo slalom Val Senagra ed il trofeo Mitsubishi Colt Cup Italia nella finale al Rally di Como
  • Nel 2009 partecipa al Trofeo Suzuki ma per mancanza di budget deve abbandonare a metà stagione. E’ secondo assoluto al Rally dei Laghi e viene selezionato per il Supercorso CSAI a Vallelunga
  • Nel 2010 partecipa al Trofeo Peugeot 207 concludendo al secondo posto assoluto e secondo Under 25
  • Nel 2012 è terzo assoluto al Rally dei Laghi, mentre nel 2014, nella stessa competizione, si classifica secondo assoluto
  • Dal 2011 ad oggi partecipa a gare spot con molte vittorie di classe ed è spesso nella top ten assoluta; ad oggi conta 50 podi di classe con ben 25 vittorie!

Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Andrea, rigorosamente “on line”, in tempo di coronavirus, per cercare di scoprire qualcosa del suo intimo e privato, qualche riflessione al di là delle agiografie ufficiali.

Gli inizi, quando è nata la passione per il rally

Andrea Spataro in tuta a 5 anni

DriveNride – Ciao Andrea: innanzitutto, parlaci degli inizi: quando è scattata la fiamma della passione per le quattro ruote e come?
A. Spataro – E’ stato tutto molto naturale, era scritto nel destino: le quattro ruote le ho nel sangue, fanno parte del DNA della mia famiglia. Papà e mamma erano due rallisti; il mio primo mezzo a 4 ruote, un Go-Kart, mi è stato regalato a tre anni: potevo fare altro, appassionarmi ad altri giochi? Ho provato a giocare a calcio, ma… niente da fare… la velocità era il mio destino!

DriveNride – C’è una foto, che hai postato su Facebook, che dice tutto… Che età avevi: 5 anni? Dalla posa e dall’abbigliamento già dimostravi decisione e sicurezza nei tuoi mezzi: sei “cazzuto” in questa foto.
A. Spataro – Eh sì, è un bel ricordo; in questi tempi di coronavirus abbiamo più tempo da dedicare a noi stessi e così mi sono andato a riguardare i vecchi ricordi … e l’ho postata…. La passione di allora è intatta… ed anche la lavatrice sullo sfondo: funziona ancora!!!

Il pilota rally e la sua carriera

DriveNride – Raccontaci qualcosa della tua carriera.
A. Spataro – Gli inizi sono stati esaltanti: ho cominciato subito bene. A vent’anni sono stato selezionato tra i migliori giovani ed ho partecipato ai Corsi Federali; ho collezionato una serie di ottimi risultati ed in quegli anni, tra il 2006 ed il 2009, partecipavo a circa 20 gare all’anno.
Quello dei Motori è lo sport più bello del mondo…ma anche il più dispendioso; senza aiuti cospicui non si può fare il salto di qualità. Ora partecipo a circa 3/4 gare all’anno ed, anche se l’allenamento non è quello di una volta, abbiamo sempre buoni risultati.
Quando fai una cosa con passione, non conta la quantità o la visibilità: essere sé stessi e realizzare i propri sogni è quello che conta.

L’auto da rally perfetta per Andrea Sapataro

La Clio dell vittoria assoluta al Rally città Giardino 2008

DriveNride – Qual è la macchina che più hai desiderato e più ti ha dato soddisfazioni?
A. Spataro – Senza dubbio la CLIO Williams Gruppo A. Ti racconto un aneddoto. Era il 2008 e mancavano pochi giorni al mio compleanno ed alla gara Internazionale di Varese, il Rally Sprint Città Giardino. Senza dire nulla in casa, l’ho noleggiata : i miei l’hanno saputo direttamente guardando la gara…che ho vinto!
Questa auto aveva 220 CV, molto in rapporto alla cilindrata, ma la caratteristica in assoluto migliore era l’immediatezza: pur nella velocità, consentiva una guida estremamente facile ed intuitiva.
( nota: La Renault Clio ha avuto molto successo nelle competizioni automobilistiche. Lanciata nel mondo delle corse con il primo modello datato 1991, con motorizzazione 1800 16V, la Clio è stata sempre ai vertici delle classifiche; successivamente, appena immesso sul mercato il modello celebrativo “Williams” con motorizzazione 2000 16v, la 1800 16v è stata accantonata. La CLIO Williams era stata concepita attingendo a piene mani dal reparto corse Renault Sport, che si dedicava appunto, in quegli anni, alla Williams Grand Prix F1 e, successivamente, alla Benetton Campione del Mondo con Michael Schumaker. I maggiori input traslati dall’esperienza della F1 furono alcune tecniche costruttive del propulsore, in particolare la realizzazione della testata con l’innesto all’interno di resine speciali (utili ad ottimizzare il rendimento termico, migliorando le performances e diminuendo il rischio di rotture da stress) e l’architettura dell’avantreno (allargamento della carreggiata anteriore, cerchi con canale da 7”, differenziale autobloccante).

Aneddoti di gara e “dietro le quinte”

DriveNride – Hai qualche aneddoto, qualche riflessione, qualche “dietro le quinte” da rivelarci?

A. Spataro – Diciamo, innanzitutto, che l’aspetto più gratificante della partecipazione alle competizioni, quantomeno quelle rallistiche e sino a qualche anno fa, era l’amicizia che si respirava: la gara era un momento di aggregazione, un movente per fare festa, per stare bene insieme. Vi era competitività, certo, perché quella è lo scopo di una competizione, ma si era tutti avversari e non nemici, secondo un codice di correttezza sportiva che quasi rasentava la cavalleria.
Ti racconto un aneddoto; durante una gara in Toscana, un concorrente (davanti a me in classifica) ha bucato due ruote. Avendone solo una di scorta, non avrebbe potuto proseguire; arrivo sul posto e ….. cosa faccio: mi fermo e, verificato l’accaduto, gli presto la mia ruota di scorta, così da consentirgli di terminare la Prova Speciale…….
Un altro aneddoto; Rally dei Laghi 2012. Durante la Prova Speciale 1 termino con i freni surriscaldati; apro il cofano per verificare il tutto e, terminate le necessarie operazioni, abbasso il cofano ma senza bloccarlo: non mi accorgo della dimenticanza perché lo step successivo è il trasferimento, e quindi le velocità sono ridotte. Parto per la Prova Speciale 2; dopo poche curve mi si apre il cofano. Decido di non richiuderlo, per non perdere tempo, ed affronto tutta la Prova con il cofano aperto. Morale: perdo la Prova, ma solo per 5 secondi…..

DriveNride – sarai rimasto molto male….
A. Spataro – Beh…sì…però ho guardato il bicchiere mezzo pieno, e mi sono detto: beh Andrea, non sei poi così male come pilota…..

Grazie mille, Andrea, per la Tua disponibilità e per i Tuoi pensieri…… Contiamo di averti ancora ospite su Drive ‘N Ride – Marco Zappa per DriveNride

Curiosità: Rally o Rallye? Breve storia del rally e del suo nome

Ce lo siamo chiesti in redazione… A parte l’evidente declinazione inglese piuttosto che francese del termine, esiste una motivazione storica per cui entrambi i nomi vengono utilizzati per definire questa specialità.

Il termine Rally

Rally è un termine di origine inglese adottato fin dagli albori dell’automobilismo agonistico per identificare una specialità che aveva come scopo la promozione turistica del percorso e della località di arrivo.

Il primo rally? il “Rallye di Montecarlo”

Rally significa letteralmente raduno tant’è vero che inizialmente le manifestazioni prevedevano il ritrovo in una determinata località (solitamente selezionate tra le più mondane) prevedendo percorsi e partenze diverse secondo la città, la regione o addirittura la nazione di appartenenza di ogni singolo partecipante. Le competizioni non erano incentrate sulla velocità pura ma sulla regolarità di percorrenza, con limiti molto bassi per valorizzare la sicurezza dell’allora avveniristica e nuovissima automobile.

Rallye di Montecarlo

Con il passare del tempo i limiti di percorrenza furono progressivamente aumentati, i rally assunsero la connotazione di gara durissima sia per mezzi che per piloti che ancora oggi la contraddistingue.

Nella storia dei rally si fa coincidere la nascita del rally o “Rallye” in questo caso, con la prima edizione del Rallye di Montecarlo del 1911. Negli anni successivi alla grande guerra nacquero, sull’esempio del Rallye di Montecarlo, altre importanti manifestazioni, come la Legi-Roma-Liegi, il Rally del Marocco e la Coppa delle Alpi. Il rally moderno tuttavia nacque nel 1953 con l’istituzione del Campionato Europeo Rally che diventò internazionale nel 1968 con la nascita del Campionato Internazionale Rally Marche.

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Marco Zappa

Sono nato a Milano nel 1959 e sono un project manager nel settore eventi. Da sempre appassionato di automobilismo, fotografia, musica e scrittura. Colleziono modellini di automobili dall’età di 4 anni e la Formula 1 è sempre stata la mia grande passione. Ricordo che in occasione del primo GP di Monza che ho visto in TV, la trasmissione era in bianco e nero e le telecamere erano solo tre: una per il rettilineo di arrivo, una per Lesmo e una per la Parabolica (credo fosse il '69). La mia prima macchina fotografica era una Nikon FM, Reflex analogica anno 1980... sono passati 40 anni, in seguito sono passato al digitale. La fotografia mi ha aperto nuove strade nella mia attività e soprattutto mi ha dato supporto nel farmi vedere la realtà da molteplici punti di vista, compreso quello del cliente. Seguo assiduamente la musica da 50 anni e colleziono vinili, CD e DVD (sono arrivato a quota 1300 pezzi). Ho organizzato diversi eventi musicali e, abbinando la musica alla fotografia, ho spesso realizzato proiezioni fotografiche a tema musicale. La scrittura mi affascina da sempre e nell'ambito sia professionale che culturale ho accumulato una certa esperienza collaborando negli anni 90 con una rivista di politica, cultura e costume e più tardi occupandomi del copywriting legato alla mia attività di organizzazione eventi.
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