Per la quarta tappa del nostro viaggio in Emilia, riprendiamo il tour nelle terre bolognesi. E se anche usciamo ogni tanto dalla provincia in senso stretto, rimaniamo in un territorio che da decenni orbita introno all’economia bolognese. Non solo musei, circuiti e fabbriche, ma anche panorami e buon cibo. Insomma, se si vuole godere (quasi) di tutto, in questo fazzoletto di terra un solo weekend non basta.
N.B. Ricordate che prezzi e orari sono validi nel momento in cui scriviamo, meglio verificare prima di partire e in particolar modo ora, dopo il lockdown.
In questo articolo
La mappa
La collezione Bruno Nigelli a Monte San Pietro
Il Museo Bruno Nigelli è nato grazie a un obiettivo davvero ambizioso. Il risultato è una mostra permanente estremamente interessante per gli amanti delle due ruote. Il territorio di Bologna è da sempre famoso infatti per la produzione di motocicli, ma se alcuni marchi sono sopravvissuti – nella produzione o almeno nell’immaginario collettivo, come Ducati o Moto Morini – altri non più in attività rischiano di andare perduti anche nella memoria. Per questo motivo Bruno Nigelli ha creato questa raccolta con più di 300 moto costruite tra il 1920 e il 1970, un periodo in cui a Bologna operavano addirittura 84 aziende motociclistiche, più altre 200 nell’indotto. Fra i tanti modelli presenti nella collezione, molti esemplari unici, appartenuti a grandi piloti, protagonisti di gare entrate nella storia.
Info: Visitabile su appuntamento 0516766792. Web: Collezione Bruno Nigelli – Monte San Pietro (BO)
Il Museo Ferruccio Lamborghini a Dosso
Il Museo Ferruccio Lamborghini è una collezione di recente apertura: inaugurato nel 2014 dall’imprenditore bolognese Tonino Lamborghini, ha lo scopo di celebrare la figura del padre Ferruccio. Si tratta di ben 9mila metri quadri in cui si trova tutta la sua produzione industriale, dal primo trattore Carioca, con cui diede il via all’azienda nel 1947, a tutti i modelli entrati nella storia ideati negli anni 50, 60 e 70. Un viaggio quindi non soltanto fra i motori di 40 anni della nostra storia, ma anche, e questo forse è l’aspetto più interessante e innovativo del museo, un viaggio nella mente di un uomo geniale, laureato honoris causa in ingegneria, che ha ideato di tutto, dalle macchine agricole agli elicotteri, fino agli offshore. La visita si conclude con un’avventura estremamente evocativa: la ricostruzione del primo ufficio di Ferruccio alla Lamborghini Trattori, in cui sono custoditi i suoi oggetti personali, i documenti ufficiali e le foto d’epoca.
Info: Centro Museale “Ferruccio Lamborghini” – Dosso (FE)
La Collezione Battilani a Imola
Una delle cose più curiose di una visita alla Collezione Battilani è la possibilità di essere accompagnati nel giro dal suo ideatore, Benito Battilani, uno dei primi in Emilia a capire l’importanza del collezionismo motociclistico. Sicuro che dare tutti la possibilità di ammirare la sua collezione fosse prima un gesto di generosità culturale, insieme ad alcuni amici – come Nello Salsapariglia, che abbiamo già conosciuto nelle tappe precedenti – Benito cominciò a collezionare riviste dedicate alla moto, per poi arrivare a una ricca collezione di mezzi, tra cui spiccano esemplari rari e tecnologicamente interessanti. La raccolta ripercorre l’evoluzione del motore su due ruote, dalla bicicletta fino alla prima moto guidata da Loris Capirossi. Tantissimi i modelli unici, interessanti non soltanto in sé ma anche per la possibilità di sentire dalla voce di Benito il racconto di chi li ha pilotati. Personaggi mitici come Vittorina Sambri, la prima donna a partecipare a una competizione motociclistica.
Info: Collezione Battilani – Imola (BO)
L’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari a Bologna
Ed ecco la perla di questo weekend: la visita al circuito di Imola, uno dei più famosi del mondo, è una visita esperienziale. Infatti non soltanto è possibile visitare gli spalti e i box, vedere il circuito e le sue mitiche curve ma anche, a bordo di una navetta, percorrere il tracciato di questo storico autodromo, collaudato nel 1952 e riconosciuto universalmente come un percorso molto tecnico, difficile da interpretare, con curve e staccate complesse. Soltanto i migliori piloti possono percorrerlo a velocità sostenuta.
Oltre alle visite – per le quali soprattutto in questo momento è bene prenotare e richiedere informazioni prima di partire – il circuito prevede una serie di eventi, già ripresi dopo l’emergenza covid, in cui ognuno di noi può trovare il modo di assecondare la propria specifica passione.
Info: Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari
Il Museo Demm Motociclomotoristico di Porretta Terme
Il Museo Demm di Torretta San Pietro è un inno alla volontà e all’amore per un marchio. La collezione, inaugurata nel marzo del 2005, è stata realizzata grazie a un estenuante lavoro di ricerca dei documenti e di restauro dei modelli che Giuliano Mazzini e il figlio Mosè hanno fatto a partire dal 1985. 20 anni quindi prima che si potesse ammirare questo allestimento, in cui si trovano le plurivittoriose moto da competizione ma anche i veicoli di utilità, come trattori e macchine da lavoro.
In questo museo tutti gli esemplari sono esposti cronologicamente e sono accompagnati da una scheda tecnica. Come spesso ci è capitato durante queste prime 4 tappe del nostro viaggio, la collezione raccoglie anche tutti gli strumenti che l’azienda ha realizzato grazie alla tecnologia ideata per le motociclette e poi applicata anche in altri campi. Vi consigliamo di ammirare queste opere perché, da appassionati della due ruote, restiamo sempre affascinati di come tecnologie studiate per assecondare la nostra voglia di velocità e di vento fra i capelli siano risultate indispensabile nella nostra storia economica in tutti i campi, come quello della misurazione di precisione.
Info: Museo Demm Motociclomotoristico – Porretta Terme (BO)
Ora avete una settimana per riposarvi, prima di riprendere il nostro tour!
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