Itinerari

Emilia Romagna terra dei motori: prima tappa, Reggio Emilia e Modena

Itinerario per un lungo viaggio - o tanti weekend - nella Motor Valley, per veri appassionati di auto e moto

Da oggi, in 8 tappe, vi proponiamo altrettanti itinerari in Emilia Romagna, sulle vie che hanno fatto la storia dell’automobilismo italiano.

La Motor Valley

Musei, autodromi, visita alle fabbriche, esperienze di guida, ma anche consigli per far divertire chi ci accompagna e magari non è proprio pazzo come noi per i motori: 4 itinerari divisi in 8 weekend oppure da fare come un unico lungo viaggio, per veri appassionati.

N.B. Ricordate sempre che prezzi e orari sono validi nel momento in cui scriviamo, quindi è sempre bene verificare prima di partire e in particolar modo ora, dopo il lockdown.

Prima tappa: percorso Reggio Emilia/Modena

Ok, vogliamo vedere un mucchio di cose, non perderci nessuna esperienza, quindi dobbiamo gestire bene gli spostamenti. Questo itinerario – 5 dei 10 consigli che vi daremo per questa tappa – vi permette di visitare un sacco di cose minimizzando i tempi necessari per gli spostamenti.

La mappa

1. Guastalla – Piccolo Museo della Moto

Partite dalla provincia di Reggio Emilia, da Guastalla, dove c’è il Piccolo Museo della Moto, nato per illustrare il fenomeno della motorizzazione di massa dell’immediato dopoguerra e nei vent’anni a seguire, dal 1945 al 1965. Cosa potete vedere quindi?

Il museo, in 4 padiglioni per 650 mq, raccoglie 182 pezzi di 41 marchi dell’industria motociclistica italiana e qualche importante esempio dell’industria europea. L’ingresso al museo è gratuito

2. Pieve Rossa – Collezione Nello Salsapariglia

Collezione Nello Salsapariglia
Collezione Nello Salsapariglia
Nello Salsapariglia
Nello Salsapariglia

A 20 km da Guastalla si trova Pieve Rossa con la sua Collezione Nello Salsapariglia.

Una piccola chicca che piace di solito molto ai bambini, anche quelli non particolarmente appassionati di motori.

Qui infatti, non solo motociclette epoca, a partire da modelli del 1900, ma anche Motori Agricoli e industriali, trattori e motofalciatrici, biciclette antiche, che di solito piacciono molto ai bambini, oltre a – giusto per andare un po’ fuori tema e non far annoiare i nostri compagni di viaggio che magari non sono proprio malati di motori come noi – motoseghe, grammofoni, fonografi e radio, con modelli risalenti persino al 1870.

Il museo è aperto nei giorni feriali e su appuntamento nei festivi. I ragazzi sotto i 13 anni non pagano.

3. San Martino in Rio – Museo dell’Automobile

Museo dell'Automobile di San Martino in Rio
Museo dell’automobile di San Martino in Rio
e
Scuderia San Martino (Club Federato ASI)

A 20 minuti da lì, ecco il nostro primo incontro con le 4 ruote. Il Museo dell’Automobile e la scuderia di San Martino in Rio (RE) è un’istituzione, attivo già dagli anni 50 quando il 35enne Domenico Gentili aveva raccolto in tutta Italia auto che si potevano considerare poco più che rottami. Restaurandole ha cominciato la sua collezione.

Oggi la più datata nel museo è la Itala tipo 24, del 1910, la più recente una Jaguar XK 140 del ’58. Anche questo museo è particolarmente adatto ai bambini e a coloro che non sono specificatamente amanti dell’auto, proprio per quel sapore antico, un po’ da fumetto, che si respira fra questo modelli.

4. Modena – Autodromo di Modena

Autodromo di Modena
L’autodromo di Modena – fonte: sito web Autodromo

Ok, volete arrivare a qualcosa di più tradizionale? Vi proponiamo un luogo davvero interessante eppure spesso oscurato dai fratelli maggiori.

Cambiamo provincia ed ecco a voi l’Autodromo di Modena, in Località Marzaglia. Edificata ne 1949, la pista nacque dall’esigenza di “togliere dalla strada” il Circuito di Modena, che si svolgeva già dal 1927, ma che nel ’47 aveva visto accadere un brutto incidente.

Modena diventa la capitale dei motori, attirando a sé il bel mondo del jet set e dell’aristocrazia europea.

Maserati MC12 Autodromo di Modena
Una Maserati MC12 dal sito web dell’Autodromo

In questo spazio, che nei tempi d’oro ospitava anche 50.000 persone (metà dell’allora popolazione della città), oggi si possono vivere meravigliose esperienze, provando il circuito in moto o in auto, noleggiando una sportiva per provarle in pista, oltre che seguire lezioni di guida sicura o sportiva.

5. Modena – Mef-Museo Casa Enzo Ferrari

Museo Enzo Ferrari Modena
L’interno del museo Enzo Ferrari di Modena – https://commons.wikimedia.org/wiki/User:Morio

Il Mef-Museo Casa Enzo Ferrari a Modena da solo vale la gita, perché da qui potete anche partire – grazie a dei tour completi, da fare in bus/navetta – per scoprire tutto riguardo al prestigioso marchio, ma soprattutto per fare le tante esperienze che il gruppo Ferrari propone ai visitatori: mostre itineranti di modelli eccezionali, la visita alle industrie dove vengono progettati e costruiti i vari modelli dell’auto italiana più famosa al mondo.

E ancora, da qui si può partire per visitare l’autodromo di Modena o vivere le esperienze di guida simulata, su macchine da sballo. Tanti poi i tour in bus proposti dagli organizzatori che coniugano i due must di questa terra eccezionale: cibo e auto veloci.

Arrivederci alla prossima tappa, non solo con Maranello ma con tante esperienze di cui magari non avete mai sentito parlare.

Leggi anche la seconda tappa, il Modenese spostandosi verso Bologna

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Manuela Lozza

Ex cabarettista, è l’autrice della serie di polizieschi La Milanesa, con protagonista il commissario Michela Borellini. Racconta la sua scapestrata famiglia nel blog dedicato ai Barambani. Lavora sul web e in radio. Intanto legge, canta, scrive, cucina, stira… e grazie allo yoga non va fuori di testa.

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