Tesla contro Formula 1. Potrebbe essere il titolo scanzonato di un film di supereroi tipo Tartarughe Ninja contro Power Rangers e invece sono le due protagonista del video Formula 1 Car v Tesla Model S | DRAG RACE
Nella fattispecie si tratta della Benetton B197 della stagione 1997 guidata da Berger e Alesi e della Tesla Model S Plaid, la berlina di serie con l’accelerazione 0/100 come si suol dire più bruciante.
Il video di Driven Media ha la stessa importanza di un esperimento scientifico: le straccia davvero tutte la Tesla? Nì.
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La Tesla S è velocissima, ma l’agilità è quella di una nave
Avendo un motore elettrico e la trazione integrale, la berlina da ricchi annoiati non ha bisogno di aspettare che il motore raggiunga un certo numero di giri per dare il meglio di sé come fanno i motori vecchia scuola: scarica a terra immediatamente tutta la sua potenza. Ma avendo l’agilità di una nave, nelle manovre veloci sbatacchia come Tyrone quando deve scendere dalla macchina in The Snatch
E per forza: la Tesla pesa 2.218 kg, mentre la Benetton ne pesa meno della metà, cioè 525 kg. Il che si traduce non solo in un recupero della monoposto sul macchinone di Palo Alto (che fino a 50 Km/h con i suoi 1.020 cv da la biada alla Benetton), ma anche in frenata e nelle sterzate brusche.
La Formula 1 sta sui binari, la Tesla no
Messe l’una di fianco all’altra, la Tesla brucia in accelerazione la F 1; ma la F 1, forte di un minor peso (e di soluzioni aerodinamiche che ovviamente la Tesla non ha), la recupera e la supera. La Benetton taglia il traguardo in 9”6, la Tesla in 10”8 e, mentre nello slalom fra i coni la monoposto sta sui binari, quell’altra no.
La sfida di velocità tra la Tesla e la Benetton è articolata su più prove (partenza lanciata, scatto da fermo, 0-160-0, test dell’alce e quarto di miglio) e in tutte la spunta la Benetton, dimostrazione del fatto che a volte il futuro non supera il passato.
Ma la coppia elettrica è incredibile
Chiaro, si è trattato di un confronto fra due vetture diversissime e per usi diversissimi, ma vale la pena vedere che la coppia dei motori elettrici è incredibile. E questa forse è l’unica cosa importante nell’uso quotidiano sulle strade normali percorse dai comuni mortali.
2035: motori termici ciao ciao
Resta il fatto che le auto eco friendly costano un occhio e che la conversione entro il 2035 (cioè entro domani mattina) di tutti i motori termici in motori elettrici, come vogliono i sapientoni di Bruxelles, non sarà a costo zero: perdita di redditività delle aziende produttrici e licenziamenti, perdite di lavoro che solo in minima parte verranno riassorbite nelle fabbriche che produrranno le batterie. In Italia Stellantis ne farà una a Termoli. Staremo a vedere.
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