Auto-Storia: i modelli più significativiCinema e Motori

BMW Z3, lo spiderino crucco di James Bond

Lanciata con GoldenEye nel 1995, la BMW Z3 esce l'anno dopo e conquista il mondo

GoldenEye è il 17esimo film di James Bond con Pierce Brosnan diretto da Martin Campbell nel 1995 e, per la prima volta nella storia dell’agente segreto di Sua Maestà nato dalla penna di Ian Fleming, 007 non guida una macchina inglese ma crucca, la BMW Z3, che purtuttavia appare pochino nella pellicola e il perché lo spiega il regista stesso in questo video (praticamente firmano il contratto a sceneggiatura già chiusa):

Il roadster customizzato dai servizi segreti

007museum.com

Prima del suo lancio sul mercato la BMW fornisce alla produzione di GoldenEye un esemplare di quella nuova roadster che i comuni mortali vedranno solo l’anno successivo, nel 1996: nella finzione del film l’ufficiale dell’ MI6, Q, il Maestro dei trucchi di 007, la modifica con vetri a prova di proiettile, missili Stinger nei fari, radar, sistema di autodistruzione e sistema di frenata di emergenza con paracadute:

Il modello utilizzato (poco) da Pierce Brosnan è una roadster da 1,9 litri Atlanta Blue con interni beige e oggi la potete vedere al James Bond 007 Museum a Nybro in Svezia. Questa “BMW di James Bond” è prodotta a tiratura limitata (“Bond Edition”) con targa numerata e una rara edizione di questo modello ce l’ha Nieman Marcus, con targa commemorativa sul cruscotto “Specially Equipped 007”, tappetini griffati 007, interni beige e colore ad hoc “Bond Blue-Gray” (Atlanta-306).

Esperienza di guida vecchia scuola

La Z3 è la prima BMW a venire prodotta al di fuori della Germania nell’Anno Domini 1995 (20 settembre 1995): 298.735 unità costruite esclusivamente nello stabilimento dell’Upstate South Carolina – Iùessei – e distribuite in più di 120 paesi e oggi, quando le spider sono le spider per ricchi tipo Ferrari e Porsche eccezion fatta per la MX5 che comunque non costa poco nemmeno lei, la Z3 come la SLK rappresenta quel tanto per farci provare un’esperienza di guida vecchia scuola a bordo di un’automobile bellissima come poche altre.

Il top? Una Z3 M Blu Estoril con il motore della M3 E 36 (3.2 da 321 cv!, introdotta a partire dal 1997), ma anche un 1.9 aspirato 8 valvole da 118 cv grigio metallizzato con interni neri va benissimo e pure l’entry level 1.8 (avrete capito che chi scrive ha una particolare fascinazione per lo spiderino tedesco, quindi obiettività portami via).

007museum.com

Infatti quando viene presentata ci sono diverse motorizzazioni: 4 cilindri 1.8 L 8 valvole, 1.9 L 16 valvole, poi 6 cilindri 2.0 L, 2.2 L (2.3 L e 2.5 L solo in USA), 2.8 L, 3.0 L, 3.2 L 24 valvole.

La BMW Z3 è come un abito di sartoria

nakhon100 via Flickr

E’ una piccola opera d’arte, con quelle “branchie” laterali sopra i passaruota anteriori che fanno tanto gusto retrò e richiamano la 507 degli anni Cinquanta, una delle preferite di Elvis The Pelvis. La disegna Joji Nakashima (e qui bisognerebbe fargli un applauso) mentre a livello progettuale la base è la E 36 compact . Posizione di guida arretrata, assettata, carreggiate larghe, cofano lungo: non è una macchina ignorante, anzi, come scrive il portale tecnico Z3Roadster.it, ” la Z3 presenta un abito elegante, personale”. E così è.

Nel 1999 va incontro a un restyling estetico e tecnico: gruppi ottici posteriori a elle, lieve lifting anche a quelli anteriori (e di conseguenza su cofano motore e baule posteriore), anche i passaruota posteriori vengono rivisti in senso più muscolare ma anche sinuoso, un ossimoro che solo con questo capolavoro può riuscire bene. Idem gli interni, la consolle viene ridisegnata e per il volante si monta di default quello della M.

Tutti i colori della Z3

A1AA1A, CC BY-SA 4.0 creativecommons.org via Wikimedia Commons

I colori disponibili per una Z3? Negli anni 90 siamo ricchi e felici, altro che la miseria di oggi. C’è solo l’imbarazzo della scelta, dal classico pastello al succitato Blu Estoril, passando per una ricca messe di variazioni, Rosso di Siena, Sahara, Seppia e tanto altro ancora, altro che la tavolozza cromatica minimal che offre il convento oggi. Il massimo della vita? Una Z3 nera con capote rossa. Ma per chi scrive il numero uno assoluto è una Z3, di qualsiasi colore, con l’hard top.

L’ultima Z3 esce di fabbrica il 28 giugno 2002 alle 12.34 e, per la cronaca, è color seppia con interni Arizona Sun.

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Emanuele Beluffi

Giornalista pubblicista, già responsabile di redazione presso Il Giornale OFF, spin off culturale del quotidiano il Giornale, editor di CulturaIdentità, conservatore presso Fondazione Sangregorio Giancarlo.
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