Cinema e Motori

Peugeot 205 Turbo 16, cattivissima e…veloce come il vento

L'eroina del Gruppo B e del film con Stefano Accorsi costa come un loft e dorme in un museo

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VOLAAAA!, urla con la voce arrochita, i capelli come alghe e la barba sfatta Stefano Accorsi/Loris De Martino, ex campione di rally caduto in disgrazia protagonista con Matilda De Angelis nel film di Matteo Rovere Veloce come il vento, uscito nel 2016 e girato tra Imola, Matera e i circuiti di Monza e Vallelunga.

“Se è tutto sotto controllo vuol dire che non stai andando abbastanza forte”, disse Mario Andretti e il campione avrebbe benedetto questa storia di passioni sentimenti e macchine, di uomini e donne che hanno deciso di vivere sul filo del rasoio.

Una storia dove la seconda protagonista femminile è lei, la Peugeot 205 Turbo 16, sorella cattivissima della 205 1.9 GTI (di cui vi abbiamo parlato qui e presente anche lei nel film).

E un certo Jean Todt prese in mano la situazione…

La Peugeot 205 Turbo 16 vince il campionato del mondo rally nel 1985 e nel 1986 con Timo Salonen e Juha Kankkunen, ma la sua storia inizia prima, nel 1981, quando la FIA istituisce il Gruppo B per i grandi costruttori e un certo Jean Todt prende le redini della scuderia Peugeot: nel 1983, quando nasce la 205, decide che è ora di darsi da fare per rendere alla casa madre quel che le spetta.

Detto, fatto: Jean Boillot, presidente della filiale Automobiles Peugeot e artefice del successo commerciale della 205, decide di buttare la neonata in mezzo alla mischia. La Peugeot produce 200 esemplari della 205 Turbo 16 per comuni mortali ma, rispetto alla versione su larga scala, quella incattivita ha tutto di diverso, dalla cavalleria (che sale a 200 cavalli rispetto ai 130 della 1.9 GTI) al motore (posizione centrale) alla trazione (integrale) all’aspetto esteriore. La 205 Turbo 16 è un mostriciattolo basso e tarchiato disponibile in due vestiti: 30 esemplari in bianco perla e gli altri 170 in grigio scuro -o, per fare i fini, Dark Charcoal Grey.

Nel film di Matteo Rovere le vediamo tutte e due, sia la 1.9 da 130 cv con cui Stefano Accorsi/Loris De Martino obbliga la sorella Matilda De Angelis/Giulia De Martino a guidare in città come se fosse sul circuito (tanto non rischia che le guardie le brucino la patente e ballino attorno al falò, non è ancora maggiorenne e quindi la patente non ce l’ha), sia la rarissima 205 Turbo 16 bianco perla proveniente direttamente dal Musée de l’Aventure Peugeot di Sochaux, buttata da Accorsi in una gara clandestina tra i sassi di Matera.

400 cavalli in uno scatolino di 900 Kg e un alettone per tenerla giù quando vola

Quel mostro è un mostro da 400 cavalli dentro uno scatolino di 900 Kg (per guidarla Accorsi va a lezione dal 9 volte campione italiano rally Paolo Andreucci) e, nella seconda metà degli anni Ottanta, condivide con la sola Delta S4 la nomea di “massima espressione tecnica e prestazionale dei rally” (fonte Wiki).

La versione corsaiola ha un enorme alettone sul posteriore capace di una deportanza fino a 230 Kg per impedire che la simpatica vetturetta francese vada troppo giù col muso quando, appunto, vola.

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Steven Straiton from UK – CC BY creativecommons.org

Dà la paga alle avversarie al Tour de Corse nel 1984, mentre al Rally di Sanremo se la vede con la Lancia (e l’Audi) sfangandola con 3 vittorie (1000 Laghi, San Remo, RAC Rally) su 5 gare.

L’anno successivo è campione del mondo (7 vittorie su 10 gare) con Timo Salonen, nel 1986 con Juha Kankkunen, dopo un duello con la Lancia durato ancora una volta per tutto il campionato e durante il quale volano gli schiaffi per questioni regolamentari.

Nel 1987 vince anche la Parigi-Dakar, ma  qui inizia un’altra storia

Nel 1987 vince anche la Parigi-Dakar, ma  qui inizia un’altra storia e, forse, anche un’altra macchina: la FIA elimina il Gruppo B e le case costruttrici che fino a quel momento hanno partecipato ai rally ricondizionano i propri modelli per il mondiale Rally Cross e il mondiale Rally Raid. Proprio a quest’ultimo la Peugeot, sempre sotto la direzione di Jean Todt, partecipa con una 205 T16 modificata, la 205 T16 Gran Raid.

Volete una 205 T16 per volare anche voi veloci come il vento? Nel momento in cui pubblichiamo l’articolo è in vendita una 205 T16 bianco perla, quindi rarissima. Il prezzo non è specificato, ma in compenso sappiamo quanto chiedono per una meno rara 205 T16 grigio scuro (una delle restanti 170 esistenti sul globo terracqueo per intenderci): costa come un loft a Milano.

LEGGI ANCHE: Peugeot 205 1.9 GTI: nazionale senza filtro

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Emanuele Beluffi

Giornalista pubblicista, già responsabile di redazione presso Il Giornale OFF, spin off culturale del quotidiano il Giornale, editor di CulturaIdentità, conservatore presso Fondazione Sangregorio Giancarlo.

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