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The Italian Job, il film delle tre Mini Cooper: Che fine ha fatto la Miura della scena iniziale?
Statale 26, direzione Colle del Gran San Bernardo, anno 1969: a volo d’uccello vediamo le valli che circondano l’imponente acquedotto su cui corre una vettura arancione, sentiamo il rumore del motore e la variazione di frequenza quando il pilota scala le marce, la strada è una serie di tornanti e il muso dell’oggetto arancione non identificato li punta tutti.
Ora siamo nell’abitacolo, vediamo il paesaggio che fugge via, sotto i nostri occhi abbiamo il cruscotto nero, il tachimetro, il contagiri, il volante a tre razze e vediamo le mani del pilota.
Lui è l’attore Rossano Brazzi e sta guidando, in maniche di camicia e la sigaretta pendula, una Lamborghini Miura P400 arancione con gli interni neri e bianchi.
Il suono del motore e delle scalate ora cede il passo alla canzone dei titoli di testa, On days like these di Quincy Jones. Il film è The Italian Job–Un colpo all’italiana, con Michael Caine, Benny Hill e Raf Vallone fra gli altri, per la regia di Peter Collinson.
L’avrete capito, The Italian Job – Un colpo all’italiana è il papà del film che avete visto tutti nel 2003, cioè il remake con Charlize Theron e Donald Sutherland, il film-famoso-delle-tre-Mini-Cooper.
Anche nell’originale del ’69 le Mini sono le protagoniste motorizzate e quelle che vi ho descritto sono fra le scene iniziali che restano nella memoria, vere e proprie icone in movimento, dove però a farla da padrona non sono le Mini (che arriveranno nelle scene successive), ma la suddetta Lamborghini Miura.
Chi ha visto il film del ’69 sa che dopo 10 minuti la Lamborghini guidata da Rossano Brazzi va a schiantarsi contro una ruspa posizionata dai cattivi all’imbocco del tunnel La Thuile. Ma lo fa per finta, perché la produzione del film (Paramount Pictures) mette a disposizione della troupe due Lamborghini Miura, di cui una già incidentata e quindi sacrificabile per girare la scena.
Che fine ha fatto allora la Miura sana e che possiamo vedere nelle prime scene del film?
Si sa che, dal 1969, è passata di mano almeno cinque volte, la prima delle quali subito dopo la fine delle riprese a un italiano di Roma. Sappiamo che nel 2015 il collezionista inglese Iain Tyrrell la vede in un garage parigino e la acquisisce. Nel 2018 la vettura passa al collezionista lussemburghese Fritz Kaiser, fondatore di The Classic Car Trust e Kaiser Collection di Valduz, che per autenticarla si rivolge al Lamborghini Polo Storico.
Riconoscimento documentato del telaio Lamborghini
Attraverso documentazione d’archivio dell’azienda e i riscontri di Enzo Moruzzi, il dipendente Lamborghini che nel 1969 guida l’auto come controfigura, certifica che la Miura P400, telaio 3586 (la stessa guidata da Brazzi/Moruzzi) di proprietà di Kaiser, è quella usata per le riprese del film.
Il riconoscimento giunge lo scorso 2019 proprio in concomitanza con le celebrazioni per i 50 anni di The Italian Job.
Curiosità sul film
Un colpo all’italiana doveva essere diretto da Peter Yates, regista di Bullitt, altro film celeberrimo dove la protagonista a 4 ruote è una Ford Mustang e di cui vi parlerò alla prossima puntata.