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Il Festival of Speed di Goodwood 2024: dai classici veicoli d’epoca ai prototipi alle hypercar e una piacevole sorpresa…
Charles Henry Gordon-Lennox, undicesimo duca di Richmond, undicesimo duca di Lennox, undicesimo duca di Aubigny, sesto duca di Gordon, membro dell’Eccellentissimo Ordine dell’Impero Britannico, già Lord Settrington e poi conte di March e Kinrara, nato l’8 gennaio 1955, è l’aristocratico proprietario della Goodwood Estate nel Sussex nonché il fondatore del Goodwood Festival of Speed, uno degli eventi automobilistici più glamour , la festa estiva in giardino per eccellenza che si tiene annualmente nello splendido parco che circonda Goodwood House, la storica residenza proprietà della famiglia dei Duchi di Richmond dal 1697 che si estende su 900 ettari di terreno nei pressi di Chichester nel West Sussex, una tenuta che è un luogo di grande bellezza naturale caratterizzato da ampi parchi, giardini curati e strutture architettoniche di grande valore storico.
Quest’anno l’edizione 2024 del Festival of Speed di Goodwood ha dato i numeri, nel senso che si è rivelata un evento paragonabile, fatte le debite proporzioni ovviamente, al concerto doppio di Taylor Swift a Milano. Non solo per gli accampamenti degli aficionados fra tende e ripari per godersi lo spettacolo prima e meglio degli altri (ma non meglio dei VIP che al Festival of Speed ci sono arrivati in elicottero), ma anche se non soprattutto per l’indotto economico generato: fra biglietti e merchandising, sponsorizzazioni e altre attività commerciali, con più di 150mila visitatori il Festival of Speed di Goodwood ha generato incassi stimati intorno ai 15 milioni di sterline, per qualcuno anche di più e sai mai che le Banche Centrali non inizino a guardare anche questo fenomeno pop come Taylor Swift con la lente d’ingrandimento dell’inflazione.
Comunque, ciancio alle bande o bando alle ciance e veniamo alla ciccia: chi c’era, chi ha vinto, le novità, le cose strane.
Innanzitutto l’edizione 2024 del Festival of Speed di Goodwood è coincisa con i 100 anni di MG a.k.a. Morris Garages, che un tempo era inglese e oggi è cinese (e al Festival c’erano pure loro fra i protagonisti dell’estate): impressionante allora la scultura monumentale, museale, artistica e fichissima e contrassegnata MG, realizzata ad hoc per questa edizione del Festival, un ideale cerchio chiaro interrotto al centro da una freccia scarlatta, con una parte che presenta la storia con una MGB Roadster Mk1 del 1964 e l’altra che guarda al futuro con la Cyberster, la nuova roadster anglo-cinese che s’è fatta guardare come una morettina in bikini sul bagnasciuga quando potevi fischiare e non ti arrestavano, ovviamente elettrica.
Eh sì, perché l’elettrico non poteva mancare e se è per questo manco i cinesi: l’edizione 2024 del Festival of Speed a Goodwood è stato lo specchio riflesso della loro crescente influenza nel settore con NIO, BYD e Xpeng che hanno presentato modelli all’avanguardia, tra cui la NIO EP9, la BYD Han EV e la Xpeng P7 evidenziando l’impegno della Cina nella mobilità sostenibile, perché sì, al Festival of Speed a Goodwood 2024 si parlava pure questa lingua, “mobilità sostenibile”, che evidentemente non fa ancora incazzare come la parola “resilienza”.
“Il Futuro della Mobilità” ha dominato l’evento, con un focus su veicoli elettrici e sostenibili. È stata introdotta la “Goodwood Green Zone”, dedicata alle tecnologie ambientali, e un’area specifica per i veicoli elettrici, con protagonisti come Tesla, Rivian e Polestar.
Al Festival of Speed di Goodwood 2024 una novità: il cambio manuale!
Però, però c’è un però: per i nostalgici dell’asta (BUAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHA!!!!!!) al Goodwood Festival of Speed 2024 marchi iconici come Aston Martin hanno fatto rivivere l’esperienza old school del cambio manuale con Aston Martin Valiant: niente paddle shift: il suo V12 aspirato da 847 cv modificato da Cosworth è mosso da un cambio manuale a sei marce.
Idem per Pagani, presente (anche) con la Huayra Epitome, la prima e per ora unica Huayra con un cambio manuale a sette marce, Stesso discorso per Porsche, che ha portato al Goodwood Festival of Speed la 911 S/T, rispondendo alle pressioni degli appassionati.
Potrà dire ai suoi nipotini “Io c’ero” chi al Goodwood Festival of Speed s’è goduto l’evento clou ossia la cronoscalata, un percorso di 1,16 miglia (circa 1,86 chilometri) che si snoda attraverso la pittoresca tenuta di Goodwood, con un tratto immerso nel bosco, dove quest’anno il più veloce è stato Romain Dumas alla guida del suo potentissimo prototipo elettrico Ford Supervan 4.2 da 1.400 cv, che ha completato il percorso in 43,98 secondi. Scott Speed è arrivato secondo con un tempo di 46,07 secondi al volante della Subaru WRX Project Midnight, mentre James Wallis ha conquistato il terzo posto con un tempo di 48,04 secondi sulla Porsche 992 GT3 Cup.
Meglio che al Salone dell’Auto della Vecchia Zia, al Goodwood Festival of Speed 2024 un enorme contingente di supercar spettacolari che illuminano la collina per tutto il weekend e, si sa, senza Ferrari non vai da nessuna parte: ecco allora che abbiamo visto la rara 288 GTO Evoluzione, una delle sole cinque prodotte, con un V8 biturbo da 2,8 litri che sviluppa 650 cv e la Ferrari 296 GTS, ibrida plug-in con un V6 biturbo da 3,0 litri e 830 cv. E poi la leggendaria Ferrari Daytona SP3 e la Ferrari SF90 XX Spider, una versione speciale omologata per la strada.
Il Festival of Speed di Goodwood è una celebrazione della cultura automobilistica, dell’innovazione tecnologica e della storia del motorsport. Non solo supercar e hypercar: al Festival of Speed si può ammirare una vasta gamma di automobili, dai classici veicoli d’epoca ai prototipi all’avanguardia della tecnica.
Festival of Speed di Goodwood 2024 largo ai giovani
Se è vero che, nel lontano 1993, quando Charles Gordon-Lennox, il Duca di Richmond, inventò il Festival of Speed, l’obiettivo era di riportare in vita l’antico spirito delle corse automobilistiche avvicinando il pubblico alle vetture e ai piloti, oggi a distanza di più di trent’anni possiamo stimare che il progetto ha centrato l’obiettivo: nell’edizione 2024 i giovani non erano affatto pochi, alla faccia di quelli che si spostano in monopattino.