Auto-Storia: i modelli più significativi

Vw Golf Prima Serie: buca al primo colpo!

La consacrazione di Giugiaro dopo Scirocco e Passat

Ci sono auto che passano inosservate e altre che nonostante il passare del tempo, pur non essendo supercar milionarie, attirano lo sguardo dei passanti, compreso quello di chi non le ha mai possedute. La Volkswagen Golf è una di queste.

Dopo più di 40 anni dall’uscita, giunta ormai all’ottava serie e con più di 30 milioni di vetture vendute, la Golf continua a mietere successi rimanendo una best seller.

La prima serie Golf

In piena crisi petrolifera anni 70 la Casa di Wolfsburg doveva uscire dalla forte depressione che stava vivendo e dare un segno di ripresa alla propria clientela. Pensò quindi di affidare il rilancio ad una vettura di segmento C, economica e dai consumi contenuti che sostituisse il Maggiolino (cosa che poi non avvenne comunque, ma questa è un’atra storia).

Alla fine del 1974, in grande spolvero viene presentata alla Stampa la nuova vettura, si chiama Golf e rappresenta quello che sarà uno dei più grandi successi automobilistici della storia.

La genesi della Golf I

Il successo della Scirocco e della Passat, uscite dalla matita di un giovane Giorgetto Giugiaro, convinse le alte sfere di Wolfsburg a continuare nella stessa direzione. Per la nuova vettura pensarono a un’auto economica, di dimensioni contenute ma con interni spaziosi, con ampie superfici vetrate e soluzioni intelligenti, che garantisse una certa “aggiornabilità” ed evoluzioni costanti nel tempo. Giugiaro si concentrò su queste prerogative per progettare l’auto che ben conosciamo e che diventerà la nuova “Auto del Popolo”.

La meccanica è quella della Scirocco, carrozzeria a 3 o 5 porte nelle varianti Golf e Golf S. Le motorizzazioni disponibili inizialmente sono due, a benzina, di 1.100 c.c. e 52 CV per la prima e 1.500 c.c. e 69 CV per la seconda (la versione diesel sarà disponibile solo due anni più tardi). Entrambe le versioni sono dotate di freni a tamburo sulle quattro ruote, sospensioni a braccio triangolare con molle elicoidali all’anteriore e a bracci longitudinali al posteriore. Il cambio é manuale a 4 marce su entrambi i modelli. L’aspetto della vettura è minimale e l’interno abbastanza scarno, pochi optional come il tergilunotto e il termometro del liquido di raffreddamento sono disponibili solo per le versioni L “Lusso”.

Nel 1976, nell’ottica di mantenere il concetto di evoluzione costante, la Golf riceve i primi miglioramenti: nelle prestazioni grazie all’aumento di cilindrata che da 1.5 litri passa agli 1.6 litri che portano la potenza a 75 CV e nella sicurezza, con il montaggio di freni a disco sulle ruote anteriori che portano un notevole miglioramento degli spazi di arresto.

La Golf GTI

Nasce la Golf GTI, la cattiva, l’auto che ancora oggi fa battere il cuore dei neopatentati della metà degli anni settanta e non solo. Al Salone di Ginevra 1976 Volkswagen presenta la GTI, dotata della nuova motorizzazione 1.6 portata a 110 CV grazie al nuovo sistema di iniezione meccanica del carburante K-Jetronic.

I suoi 110 CV, molti per gli standard dell’epoca, sono sufficienti per far mangiare polvere alle piccole sportive della concorrenza. L’auto è dotata di grande progressione, supera i 180 km/h e stacca un 0-100 in appena 9 secondi.

É subito un successo di vendite grazie ai particolari che la contraddistinguono e che rendono la Golf GTI un’icona di stile fin da subito: la griglia anteriore con logo GTI e filetto rosso, gli interni vistosi e il pomello del cambio che ricorda la palla da golf la rendono immediatamente riconoscibile e desiderata da tutti i giovani automobilisti dell’epoca.

 

Quanto costa una Golf prima serie?

Dipende molto dalla versione, le GTI sono abbastanza rare ed è molto difficile trovarle in condizioni di completa originalità.

Consiglio: fate attenzione all’annotazione del modello sul libretto di circolazione e alla corrispondenza del numero di serie del motore (circolano molte “false” GTI).

I prezzi di mercato vanno dai 3.500 euro per una Golf I standard ai 20, 25mila euro per una Golf GTI restaurata in maniera impeccabile.

 

Il nome Golf deriva dallo sport oppure deriva dalla Corrente del Golfo (in tedesco golf) continuando con la logica dei nomi dei modelli precedenti ispirati a nomi di venti? (Passat significa Aliseo, e Scirocco… Scirocco).

La risposta a questa domanda non si conosce con certezza. Ci sono accaniti sostenitori di una e dell’altra ipotesi ma… la leva del cambio della GTI MK1 a forma di pallina da golf, la tappezzeria tipo tweed e il nome dei modelli successivi Polo e Derby fanno propendere per la prima ipotesi.

La Golf Cabriolet arriva nel 1979, 5 anni dopo il lancio, sull’onda del grande successo del modello. Fino alla serie mk3, la Golf cabrio adotta il caratteristico arco centrale a sorreggere la capote. Il modello cabriolet viene costruito dalla Karmann, specialista tedesco del settore decappottabili.

Golf, Jetta, Rabbit e Caribe: la Golf in America e Canada viene venduta con il nome Rabbit, mentre in America Latina viene distribuita con il nome Caribe. La jetta è invece la versione berlina a 3 volumi che negli Stati Uniti supererà addirittura la 2 volumi per numero di vendite… degustibus

     

     

     

    Il programma Affari a Quattro Ruote se ne é occupato più volte

    Wheeler dealers (Affari a quattro ruote) si é occupato più di una volta della Golf GTI MK1. Di seguito un estratto di una delle puntate a tema GTI tratta dal canale DailyMotion “webracer421”. 

     

    Fonti
    wikipediaPorsche
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    Redazione Drive'n'Ride

    Diamo voce alla passione, alla curiosità e all'esperienza di chi ha la benzina che scorre nelle vene e che alla trap preferisce il sound di un 12 cilindri!

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