Tu chiamala auto di famiglia. Potrebbe essere la protagonista di un film tipo 15 minuti di traversi a Milangeles, ma visto che Bruxelles ci vuole tutti con le macchine evirate mentre le zucche vuote green mettono la mordacchia a ogni sospiro motorizzato a ottani diciamo che questo sarebbe un film non solo molto scanzonato e molto vietato. E se la voce fuori campo fosse quella del Gasi Garage, i lampi e fulmini come bip copri bestemmioni da competizione sarebbero più numerosi delle parole. Citiamo l’ottimo Gabriele Sirtori non a caso perché lui, proprio lui, ci ha illuminati d’immenso per svolgere il tema intitolato BMW M5 E34: siamo dei gatti copioni, siamo come Steve Frazelli del film The Italian Job che essendo cattivo e senza fantasia compra le stesse cose che si comprano gli altri membri della banda, ma come direbbe Giuseppe Cruciani: e ‘sti cazzi! Un’ultima annotazione al pistolotto iniziale: usiamo il verbo al presente non solo perché siamo dei pennivendoli fighi, ma anche perché consideriamo la BMW M5 E34 ancora viva mentre lotta insieme a noi.
Bon, la BMW M5 E34 non sarà stata un berlinone-follia tipo la Opel Omega Lotus, ma si tiene lo stesso un bel posto in alto nel podio delle icone indimenticabili. Come diceva quel tale anni fa, la BMW M5 E34 “può accompagnare solo”. Con lei i crucchi di Monaco rendono omaggio al concetto di potenza e prestazioni sfidando la nozione tradizionale di auto da famiglia partorendo questa berlinona sportiva.
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BMW M5 E34 “is like Bad Medicine”…
Non si esce vivi dagli anni 80 e alla fine di quella formidabile decade, siano nel 1988, fatta di walkman, capelli cotonati, risvoltini (sì miei cari millennials, i risvoltini del kaiser redivivi dalla seconda metà degli anni 10 del 2000 li inventarono 30 anni prima) usciva Bad Medicine di Bon Jovi ma usciva anche la BMW M5 E34.
In quegli anni le berline sportive sono rare, ma la BMW decide di sfidare gli standard proponendo una macchina che possa accelerare come una supersportiva e, allo stesso tempo, portare comodamente la famiglia in giro. Sotto il cofano ha un motore, basato sulla versione 535i ed elaborato dal reparto Motorsport, a sei cilindri in linea da 3.5 litri sovralimentato da due turbocompressori in grado di erogare 315 cavalli tutti spostati sulle ruote posteriori per la gioia dei procacciatori di drift di ogni epoca e latitudine.
BMW M5 E34 potenza e velocità anche per fare la spesa
Potenza e velocità (limitata elettronicamente a 250 km/h ma alla casa madre dicono che può toccare i 275, 0/100 in 6″2) ma non solo: gli spostamenti in autostrada lunghi o brevi sono un viaggio in totale comodità, perché la M5 E34 offre un ampio spazio per i passeggeri e un bagagliaio capiente, perfetta anche per andare a far la spesa.
Le M5 di oggi sono tutte sue figlie e nipotine, giacché è proprio la E34 ad aver gettato le basi per il successo di questo modello. Che, confrontata con le discendenti, appare sempre più bella (e consentitecelo: più bella comunque): esternamente la M5 E34 sembra particolarmente sobria, ma ha dei dettagli immediatamente riconoscibili, come i cerchi sportivi da 17, l’assetto corsaiolo e i paraurti con splitter anteriore (ma c’è anche come optional lo spoiler posteriore)e prese d’aria. E poi ABS di serie con pacchetto Nürburgring, sospensioni autolivellanti EDC regolabili con un apposito tasto sulle posizioni comfort e sport, funzionale al mantenimento dell’assetto in ogni condizione.
Date una cabrio a questa BMW M5 E34
La M5 E34, che ha rivaleggiato con marchi altrettanto e anche più blasonati come Porsche e Ferrari, esce di listino nel 1995 dopo una produzione di 3910 esemplari, di cui 891 vagonati, introdotti nel 1992 col restyling del modello che porta un nuovo propulsore da 3.8 litri e 340 cv: l’auto di famiglia, appunto. Il nostro agente all’Havana ci sussurra che nel 1989 al Salone di Ginevra la BMW fosse stata sul punto di presentare una versione cabrio della M5 E34: noi, a bordo della De Lorean di Doc, l’abbiamo vista. Pare che non sia stata messa in produzione per non scavallare la Serie 3 dal successo in via di apparizione: c̶o̶g̶l̶i̶o̶n̶i̶!̶