Itinerari

Emilia Romagna terra dei motori…e dei sapori. Settima tappa tra lasagna e friggione

Più di 10 specialità da assaggiare in luoghi meravigliosi, all’interno di un percorso panoramico da godere in auto o moto

Abbiamo parlato di motori, di storia di auto e moto leggendarie ma in Emilia Romagna non si può non parlare di sapori. C’è addirittura chi dice che in Emilia Romagna si assapori la cucina più buona e varia del mondo. Noi qui vi proponiamo più di 10 specialità da assaggiare lungo il viaggio, ognuna in un luogo diverso e interessante anche dal punto di vista artistico e paesaggistico. Ovviamente all’interno di un percorso panoramico, perfetto da fare in auto o in moto.

Questo itinerario potrebbe rappresentare una tappa a sé  – da godere in circa tre giorni – o una serie di spunti di rinforzo rispetto alle sei tappe che vi abbiamo proposto sin ora.

La Mappa

A Comacchio il risotto all’anguilla

Partiamo dunque da dove ci eravamo fermati e facciamo subito tappa a Comacchio che, oltre a essere la famosa Venezia dell’Emila Romagna, è celebre per il risotto all’anguilla. Si tratta di uno dei pochi piatti tipici di mare di questa regione. O meglio, di piatti di pesce ce n’è parecchi, ma molti sono messi in ombra dai più celebri piatti emiliani a basse di carne. Il risotto all’anguilla è una pietanza molto semplice negli ingredienti, perché ai classici aromi alla base dei risotti si aggiunge soltanto concentrato di pomodoro.

La lasagna a Dozza

Se il risotto con l’anguilla vi è sembrato troppo particolare per il vostro palato, ecco un piatto che piace proprio a tutti e che è di certo il più famoso della cucina Emiliana. Mangiare un ottima lasagna può anche essere l’occasione per visitare Dozza, un borgo veramente unico in provincia di Bologna. Oltre a ospitare diverse osterie tradizionali infatti, il borgo vanta un castello sforzesco splendidamente conservato ed è arricchito con decine di dipinti murari di artisti contemporanei. Qui infatti ogni anno si svolge la Biennale del Muro Dipinto, che attira artisti di fama internazionale.

Friggione bolognese a Vimignano

Sempre in provincia di Bologna, ci spostiamo in un altro splendido borgo. Qui possiamo assaggiare il friggione bolognese. Usato come contorno o antipasto, è un piatto povero a base di cipolle e pomodori, tipico della tradizione culinaria bolognese, da gustare sia caldo che freddo. Il borgo medievale della Scola di Vimignano risale al XIV secolo ed è uno dei meglio conservati di tutto l’appennino bolognese. Inoltre vanta un paio di trattorie dove assaggiare la vera cucina bolognese.

Cotoletta alla bolognese

Si tratta di un piatto molto antico e molto ricco. A differenza della milanese, qui la carne è fritta senza panatura, ma poi intinta nel brodo di carne e ricoperta da un abbondante strato di prosciutto e Parmigiano, per poi essere nuovamente passata in forno. Nella versione più ricca, viene ulteriormente insaporita con il tartufo. Non tutti i ristoranti la propongono in menu, quindi Bologna è il luogo dove trovarla sicuramente.

Certosino (che non è un formaggio, né un gatto…)

Il certosino è un dolce tipico della città di Bologna, che si usa acquistare la domenica mattina, dopo la messa o una passeggiata in centro. Anche il gusto è molto tradizionale ed evocativo. Oltre alla farina: cacao, pinoli, miele, mandorle, cedro candito, cannella, chiodi di garofano, semi di anice, vino rosso e canditi misti… tanto per dire…
Vi consigliamo di parcheggiare l’auto o la moto e godervi un’ora a spasso fra le vie del centro di Bologna, partendo con una golosa caccia al tesoro fra le vetrine delle succulente pasticcerie.

Torta Barozzi, solo a Vignola

Ancora un dolce, prima di lasciare la provincia di Bologna. Qui siamo a Vignola: ideata da Vincenzo Gollini nel 1886, la ricetta resta ancora segreta. Di certo il cioccolato fondente, le mandorle e gli arachidi tostati non mancano. Una vera chicca da assaggiare per forza. Qui Vignola, con la sua maestosa rocca, offre un paesaggio meraviglioso, bellissimo da affrontare in moto.

Il Pin e le dolci colline modenesi

Si tratta di un piatto ricco di sapore e di nutrienti ma povero per tradizione, è infatti preparato con gli avanzi delle carni usate per creare i tipici piatti emiliani, dal ragù al ripieno dei ravioli. Trovarlo al ristorante non è facile e di solito va prenotato. Di certo è più probabile mangiarlo in una trattoria che in un locale 2 stelle Michelin. Noi vi consigliamo Castelvetro di Modena, in cui le osterie non mancano. Oltre a essere un borgo fra i più belli dell’Emilia e a trovarsi in una posizione strategica, perfetta per chi sta facendo un tour delle colline in moto o auto – si trova infatti al centro della provincia modenese e non lontano da Bologna – è famoso per il suo ottimo Lambrusco.

Gnocco fritto e salumi a Modena

È una delle capitali italiane dei salumi e vi offre un giro in città perfetto per sgranchire un po’ le gambe – e le chiappe – dopo tanti chilometri in moto. Prosciutto crudo, pancetta coppata modenese o salame all’aglio, qualunque sia il vostro salume preferito, il companatico è sempre lo gnocco fritto, un impasto a base di farina, acqua, sale, latte e strutto, fritto – ovviamente.

Erbazzone nel borgo fortificato di Castellarano

Un piacevolissimo e panoramico viaggio fra colline e filari di vite vi porterà in provincia di Reggio Emilia. Castellarano è un borgo medioevale – ma con reperti risalenti a epoca preistorica – arricchito durante il rinascimento. Risultato: un magnifico centro storico arroccato e cintato!
Qui, la tipica torta salata emiliana si chiama erbazzone ma basta spostarsi un po’ per sentirla chiamare scarpazzone. Protagonisti oltre alla sfoglia, le erbette e il Parmigiano Reggiano.

I Tortelli a Fontanellato (e ovunque in Emilia)

Sono, insieme alle lasagne, il più tipico tra i piatti emiliani. Tortelli, tortellini, ravioli, cappelletti: in quanto a pasta fresca ripiena, ce n’è per tutti i gusti. Con erbette e ricotta, zucca e amaretti oppure patate, il più classico dei ripieni è però forse quello di carne. Per arrivare a Fontanellato percorrerete una gradevolissima strada fra le provincie di Reggio Emilia e Parma. Saranno quindi tantissimi i borghi che potrete attraversare per arrivare in questo paesuccio da fiaba, con il suo castello in mezzo alle case, circondato a 360° dal fossato.

La rosa di Parma… a Bardi

Per farvi assaggiare questo tipico arrosto emiliano, abbiamo scelto il borgo di Bardi non soltanto per la sua bellezza ma anche perché, con la rocca posta in cima a un colle, vi permette una salita in moto davvero panoramica, con meravigliosa vista sulle campagne parmensi.
Questo gustosissimo rollè raccoglie 3 fra i più tipici ingredienti emiliani: prosciutto di Parma, Parmigiano e Lambrusco: la carne che racchiude queste delizie è di manzo.

E ora… buon viaggio e buon appetito!!!!

 

Leggi anche “Sesta tappa – San Marino, Rimini e la costa”

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Manuela Lozza

Ex cabarettista, è l’autrice della serie di polizieschi La Milanesa, con protagonista il commissario Michela Borellini. Racconta la sua scapestrata famiglia nel blog dedicato ai Barambani. Lavora sul web e in radio. Intanto legge, canta, scrive, cucina, stira… e grazie allo yoga non va fuori di testa.

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