Auto-Storia: i modelli più significativi

Renault Fuego, la chiamavano “Porsche dei poveri” ma…

Innegabili somiglianze con la 924, ma la Turbodiesel era la più veloce del mondo

Forse non lo sapevate, ma quando uscì nel 1983 nella versione turbodiesel, la Renault Fuego arrivava a 175 all’ora: era l’auto di serie con motore turbodiesel che andava più forte di tutte. Poi avranno avuto da storcere il naso di fronte alla definizione di “Porsche francese” (in effetti….) o peggio “Porsche dei poveri”, ma tant’è, nella versione turbodiesel era la più veloce del mondo, tiè.

Erano gli anni 80, cioè la quiete PRIMA della tempesta (leggi: recessione economica) e la Renault, in anticipo sui tempi, optò per il riutilizzo della piattaforma e di varie parti meccaniche della Renault 18, prodotta in quegli anni.

La Renault Fuego, che uscì nel 1980 (presentata al Salone di Ginevra), era un coupè 4 posti e, comodità per comodità, a richiesta offriva un tettuccio in tela apribile elettricamente: cosa vuoi di più dalla vita, un Amaro Lucano?

Quel lunotto che fa tanto 924…

order_242 from Chile, CC BY-SA 2.0 creativecommons.org via Wikimedia Commons

Caratteristico della Fuego era il grande lunotto avvolgente che faceva da portellone, soluzione che strizzava l’occhiolino alla Porsche 924 presentata 4 anni (e i sedili avvolgenti presentavano il poggiatesta integrato con lo schienale, ecco perché la chiamavano “Porsche francese”) prima e che avremmo ritrovato sulla Renault 25. Un altro tratto distintivo era il fascione in plastica che, sotto il lunotto, proseguiva lungo la fiancata abbassando idealmente la linea di cintura ma senza con ciò stesso sacrificare la luminosità. Aveva una linea a cuneo e questo influiva sia sul coefficiente del cx (0,34) che sul coefficiente dell’estetica, nel senso che in un momento storico dove tutti facevano macchine squadrate la Renault se ne usciva con un coupè 4 posti dalle linee morbide e tondeggianti.

Tuttavia, la Fuego non godette di grande prestigio e le vendite, partite molto bene, calarono rapidamente, soprattutto a causa dei prezzi ritenuti piuttosto alti.

Prezzi su, vendite giù

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Al momento del lancio, la versione GTS e il suo motore Cléon- Alu da 1.647 cc e 96 cv era la più potente, accompagnata dalle TL e GTL equipaggiate con il motore Cléon – Fonte da 1.397 cc da 64 cv e cambio quattro marce (cinque opzionali su GTL). L’annata 1981 vide la comparsa della TX e della GTX con il motore Douvrin da 1.995 cc e 110 cv . Il lancio della versione turbodiesel, purtroppo non invertì la tendenza al ribasso delle vendite, che non ripresero affatto nonostante la nomea di turbodiesel più veloce al mondo.

Il Turbodiesel più veloce del west

LorenzoSSC via Flickr

E a proposito di turbo, la versione sovralimentata della Fuego (nomen omen….) faceva i 200 all’ora e offriva chiusura centralizzata, alzacristalli elettrici, interni in pelle umana (scherziamo) con il logo Renault: curiosamente, prima che in Francia (1983) la Turbo vendettero in USA (1982).

Arriva il Turbo ma in ritardo

Furtivoman, CC BY-SA 4.0 creativecommons.org via Wikimedia Commons

Nel 1984 la Fuego venne sottoposta a un lifting a livello di carrozzeria e l’introduzione di un turbo benzina 1.565 cc da 132 cv, la scritta “TURBO” nella parte inferiore laterale e in vetrofania sul lunotto: ma era troppo parti, le GTI tedesche (Golf, Capri e Manta) stavano dominando il mercato e pertanto nel breve volgere di due anni, nel 1985, la Fuego venne mandata in pre-pensionamento: l’avremmo ritrovata, 10 anni dopo, con la Megane Coupé.

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Emanuele Beluffi

Giornalista pubblicista, già responsabile di redazione presso Il Giornale OFF, spin off culturale del quotidiano il Giornale, editor di CulturaIdentità, conservatore presso Fondazione Sangregorio Giancarlo.
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