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Harley Davidson Roadster MY 2020, è il modello da comprare?

Voglia di Harley, qual'è il modello per me?

Hilights
  • La sella biposto ergonomica ribassata, il manubrio basso e le pedane "arretrate" centrali, le donano aspetto e guida più simili a quelli di una cafe racer

Quale scegliere tra i nuovi modelli Harley Davidson? In questo periodo di clausura obbligatoria mi è venuta voglia di farmi la moto nuova, un po’ per evadere (almeno virtualmente) e un po’ per tentare di vedere la luce in fondo al tunnel, ho pensato che questa potrebbe essere la volta buona per prendere in considerazione l’acquisto di una Harley Davidson.

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Harley Davidson, quale scegliere?

Ma quale scegliere? L’aspetto e la storia che stanno dietro alle cromatissime moto americane mi hanno sempre affascinato ma non ho mai pensato seriamente di comprarne una. Harley Davidson offre una gamma che comprende 35 modelli tra moto, trike e addirittura un’elettrica, chi l’avrebbe mai detto che la madre delle classiche americane un giorno sarebbe passata all’elettrico?

Vado sulla classica Sportster o sulla variante sportiveggiante?

La Sportster è il “classicone” che viene riproposto ormai da 60 anni e sono convinto che se l’Harley ritiene che la moto si possa fregiare del nome più importante del marchio… però… non so, tra le ultime arrivate un modello in particolare ha attirato la mia attenzione: la Harley Davidson Roadster™ 2020: stesso motore small block Evolution, solo 66 CV ma con una buona coppia di 96 Nm a meno di 5000 giri. Un motore robusto e onesto, con una bella progressione e che spinge fin dai bassi regimi.

Dicono sia una nuova pagina del capitolo Dark Custom e… cito dal sito Harley Davidson: “in stile misterioso”  e… “con un tocco di Custom Garage Build” (mah, non so cosa significhi ma mi piace).

Comunque sia, il modello ha un look abbastanza aggressivo, da naked grintosa e cattiva ma anche divertente e soprattutto bella e con le finiture black di altissimo livello già viste su modelli precedenti. Con la Sportster condivide motore e telaio ma rispetto a questa, grazie all’assetto rialzato che garantisce più luce a terra (150 mm) si può azzardare qualche piega al limite.

Il maggior diametro delle ruote e le forche di 43 mm a steli rovesciati garantiscono una maggior maneggevolezza e precisione dell’avantreno mentre al posteriore la stabilità è assicurata dagli ammortizzatori regolabili. I cerchi sono da 19″ all’anteriore e da 18″ al posteriore, in alluminio pressofuso e alleggerito dal design a cinque razze sdoppiate che le donano un look custom.

Rispetto al modello Sportster dalla quale è derivato questo Roadster 1200, anche l’impianto frenante è migliorativo con il doppio disco flottante all’anteriore e pinze a 2 pistoncini (a mio avviso il doppio disco è fondamentale su una moto di 250 Kg).

Un grosso lavoro è stato fatto anche sul piano vibrazioni, famose in tutte le altre Harley, con l’inserimento di giunzioni elastiche (silent blocks) tra motore e telaio.

La sella biposto ergonomica ribassata, il manubrio basso e le pedane “arretrate” centrali, le donano aspetto e guida più simili a quelli di una cafe racer piuttosto che a quelli tipici Harley di una Sportster con pedane avanzate. Forse un po’ meno comoda della Sportster ma la Roadster ha ambizioni da sportiva e non vuole essere considerata la classica Harley da passeggio!

Il prezzo? É pur sempre una Harley ma non è nemmeno un tasto dolente, i 13.200 Euro per la versione Black o i 13.400 per la versione color sono un buon prezzo in rapporto alla qualità. C’è inoltre da considerare che l’usato del precedente modello tiene il prezzo e ha valutazioni molto alte: come avere già tra le mani un assegno circolare!

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Luca Daverio

Sono nato a Varese nel 1975, appassionato di motori fin dall’età di cinque anni, partendo con le corse sulle piccole moto per poi passare alla mia più grande passione per il motocross. Indimenticabile la mia WMX 125 del 1989. Le ho provate tutte ma domare il CR 500 è stata la mia più grande soddisfazione. Seguo naturalmente i motori a 360°, dalla Formula 1 alla moto GP, dal motocross alle gare di off-shore e per lavoro mi occupo da sempre di eventi legati ai reparti corse di prestigiose case auomobilistiche come AMD Mercedes, Citroen WRC oltre ad alcuni eventi Brembo per il Gran Premio di Monza. Ho sempre amato scrivere, da ragazzo facevo il giornale sportivo per il mio Istituto ed ancora oggi mi capita di scrivere per Istituti tecnici.
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