Auto-Storia: i modelli più significativi

Cizeta Moroder V16T le voleva suonare a tutte

Coprodotta da Giorgio Moroder con l'ex Lamborghini Zampolli, andava forte ma costava troppo

E’ vero che se dici Giorgio Moroder dici Disco Music, Flashdance e Premi Oscar. Ma lui il suo posto, oltre che nella storia della musica, ce l’ha anche nella storia dell’automobile e dei suoi protagonisti. Come von Karajan, anche lui oltre alla musica prodotta dagli strumenti musicali ama la musica degli strumenti per correre, magari a 330 all’ora come la Cizeta-Moroder V16T, la supercar nata dalla collaborazione tra l’ex ingegnere Lamborghini Claudio Zampolli (dove era stato nel team di sviluppo della Miura) e Giorgio Moroder, costruita in dieci esemplari fra il 1988 e il 1994, di cui il numero 001 è stato proprio suo, con la scritta Cizeta Moroder sulla coda, custodito qualche parte in California dove il musicista italiano vive nientemeno che dal 1972.

E proprio in California nasce la storia della Cizeta-Moroder V16T, quando Moroder incontra Zampolli, in USA da imprenditore ed ex dipendente Lamborghini per creare una rete dei concessionari e assistere la clientela che a fine anni 80 cresce a ritmo esponenziale fra i vip di Hollywood e altri facoltosi clienti fra cui Moroder, già possessore di una Countach.

Il nome Cizeta non era altro che le inziali di Claudio Zampolli (scomparso nel luglio 2021 a 82 anni), che nel 1985 aveva messo su la Cizeta Automobili, con i colori giallo e blu di Modena, città natale dell’ingegnere.

Con la Cizeta-Moroder V16T (la questione se la si debba chiamare solo Cizeta V16T è dibattuta, perché di fatto Moroder si sfilò dal progetto V16T nel 1990, cioè quasi subito) si prendono il meglio che c’era sul mercato, compreso un certo Marcello Gandini, che aveva già disegnato la Miura e la Countach: obiettivo, fare una supercar migliore della Lamborghini.

Natale a Beverly Hills con Cizeta-Moroder

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Ma purtroppo gli aveva detto male. E male era finito quel rapporto con Moroder che aveva dato il via alla Cizeta-Moroder V16T: presentata al Salone di Los Angeles del 1988, entrò in produzione nel 1989. All’inizio aveva fatto il botto (primo esemplare assoluto presentato all’hotel Century Plaza di Beverly Hills nel dicembre 1988) anche grazie ai due ordini di acquisto (l’auto costava 800mila dollari di allora) firmati dagli emissari del Sultano del Brunei: del resto era bellissima e si riconosceva, anche a posteriori, la firma di Marcello Gandini, impossibile non notarne certe somiglianze con quella che poi sarebbe stata la Lamborghini Diablo.

Doppi fari a scomparsa, andamento a cuneo, vistose prese d’aria laterali, la Cizeta-Moroder V16T montava un V16 (secondo le leggenda nati dall’unione di due V8 3 litri montati sulla Lamborghini Urraco; comunque, lo aveva progettato Oliviero Pedrazzi) da 540 cv che le faceva coprire lo 0/100 in 4 secondi e sfiorare i 330 km/h, aveva il cambio manuale ed era costruita a mano da un piccolo team di ex ingegneri Ferrari e Lamborghini (Giancarlo Guerra, Ernesto Barbolini e Luca Schiavi).

Cizeta Moroder fu un bagno di sangue

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Ma la coppia Zampolli-Moroder dovette ben presto fare un bagno di realtà. Che fu un bagno di sangue: la loro macchina non riusciva a ottenere l’omologazione per il mercato USA, ma intanto erano già stati spesi 6 mld di lire e i ricavi non compensavano l’esborso economico: costava troppo, sia a comprarla che a farla. Moroder si era sfilato già nel 1990, evidentemente aveva fiutato l’aria: la Cizeta Automobili divenne Cizeta Automobili Srl con sede a Modena ma, nonostante i 10 esemplari venduti nel 1991, nel 1994 dovette dichiarare bancarotta. Zampoll si trasferì negli USA e mise su una seconda azienda, sempre con le sue inziali, arrivando però a produrre due sole auto, l’ultima delle quali fu la Cizeta Fenice TTJ Spider nel 2003.

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La Cizeta all’asta con dentro la musica di Moroder

Informazione di servizio: l’esemplare 001, quello appunto con il nome Moroder sulla coda, è stato battuto all’asta da RM Sotheby’s in Arizona per 1,363 milioni di dollari: dentro ci hanno messo una compilation di schiaffazzi, anzi no una compilation firmata Giorgo Moroder. Fra cui, forse (il nostro uomo all’Havana non ce lo può confermare) anche quel brano che Moroder compose appositamente per lei, la “sua” Cizeta). Se fossimo Jerry Calà da giovane diremmo: “Libidine! Doppia libidine! Libidine…coi fiocchi!”

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Emanuele Beluffi

Giornalista pubblicista, già responsabile di redazione presso Il Giornale OFF, spin off culturale del quotidiano il Giornale, editor di CulturaIdentità, conservatore presso Fondazione Sangregorio Giancarlo.
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