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Gemballa Mirage GT, quel nero opaco che abbaglia tutti

Così dalla Porsche Carrera GT il tuner Gemballa ha fatto la Mirage GT

Mirage, Tornado, Mig. E in quale altro modo poteva chiamare i propri modelli se non con i nomi dei caccia militari? Gemballa, per gli appassionati, è un nome mitico: dal 1981 la “ditta” di tuning con sede a Leonberg nella Germania meridionale realizza i più estremi, politicamente scorrettissimi e costosissimi mostri in edizioni limitatissime da auto di serie.

Una sobria Gemballa Avalanche, ph. Gemballa
Una sobria Gemballa Avalanche, ph. Gemballa

Porsche naturalmente, ma anche Mercedes, BMW, Ferrari e McLaren. Dal tamarrissimo suv Gemballa Tornado derivante dalla Porsche Cayenne Turbo al Gemballa Mig costruito intorno alla Ferrari Enzo Ferrari (‘sti cazzi!), passando per la Gemballa Avalanche (“valanga”, tanto per rilassarci) della 911 Turbo.

E proprio una Porsche Gemballa è balzata agli onori della cronaca degli aficionados, con una Gemballa Mirage GT -su base Porsche Carrera GT– annata 2007 battuta all’asta da Bonhams per 669 mila franchi cioè 618 mila euro e rotti.

La macchina di Batman da 600 mila euri e rotti

Per alcuni collezionisti, le supercar come la Porsche Carrera GT non sono abbastanza esclusive; dopotutto ci sono altri 1.269 esemplari in giro per il mondo. Per soddisfare le esigenze di questi appassionati, il tuner Porsche Gemballa ha sviluppato la Mirage GT“. Così Paul Gaucher di Bonhams e come dargli torto?

Porsche Carrera GT
Porsche Carrera GT, ph. Axion23, wikicommons

La Porsche Carrera GT ha rappresentato l’apice delle supercar nei primi anni Duemila e nel 2004 ha stabilito un record sul giro al Nürburgring per le auto di serie di 7 minuti 32 secondi. Al momento della cessazione della produzione nel 2006, ne erano state prodotte 1.270.

Ma Gemballa ha tentato l’impossibile. Sembra l’auto di Batman. L’azienda crucca, aggiungendo due turbocompressori al motore V10 da 5,7 litri insieme a un sistema di scarico in acciaio inossidabile e a una centralina rimappata, ha dato 60 cavalli in più ai 612 della cavalleria originale. La Gemballa Mirage GT è provvista di un pulsante che regola l’altezza da terra anteriore e posteriore.

Gemballa Mirage GT, quel nero opaco che abbaglia tutti
PORSCHE GEMBALLA MIRAGE GT COUPÉ – bonhams.com/auctions

Da fuori le ruote a cinque razze by Gemballa fanno vedere i freni carboceramici e in generale la Gemballa Mirage GT si distingue dalla Carrera GT per due condotti d’aria supplementari sul muso, un’enorme ala posteriore, un sistema di scarico a quattro tubi e una presa d’aria montata sul tetto (questo “caccia” tedesco monta una telecamera per ovviare all’effetto buio al posteriore quando si parcheggia al ristorante).

Gemballa Mirage GT, quel nero opaco che abbaglia tutti
PORSCHE GEMBALLA MIRAGE GT COUPÉ – bonhams.com/auctions

Dietro non si vede una cippa

La velocità massima dichiarata è di 335 km/h, che quindi va solo un po’ forte della Carrera GT, però è ancora più accattivante, con quel nero opaco original Gemballa, gli interni in pelle rossa e nera e le calotte dei fari anteriori col mascara rosso: impossibile restare indifferenti.

Il tizio che si schianta con la sua Gemballa bella bella

Registrata la prima volta come Porsche Carrera GT il 23 settembre 2007, la Gemballa Mirage GT era ed è solo per i ricchi ed è stata prodotta in 25 esemplari. Tutti voi avrete visto sulle tube il video di quel tizio (per la cronaca, Benjamin Chen della Gold Rush Rally) che si schianta sull’undicesima Avenue in una New York deserta da lockdown con la sua Gemballa bella bella contro un suv parcheggiato spingendolo come un proiettile 20 metri più avanti, per poi tentare la fuga (sulla Gemballa ancora semovente) e poi esser bloccato dai poliziotti.

Gemballa Mirage GT, quel nero opaco che abbaglia tutti
PORSCHE GEMBALLA MIRAGE GT COUPÉ – bonhams.com/auctions

Come al solito non le schiodano dai loro garage

La Gemballa Mirage GT di-Batman-da-Bonhams è stata registrata negli Emirati Arabi Uniti e ha avuto un solo proprietario, che le ha fatto fare 4.867 chilometri: praticamente non l’ha schiodata dal suo garage e chissà se il nuovo proprietario è come lui. Oppure la userà per fare la spesa all’Esselunga anziché al Lidl.

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Emanuele Beluffi

Giornalista pubblicista, già responsabile di redazione presso Il Giornale OFF, spin off culturale del quotidiano il Giornale, editor di CulturaIdentità, conservatore presso Fondazione Sangregorio Giancarlo.
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