Auto-Storia: i modelli più significativi

Renault 4, la piccola macchina più grande di tutte

Pratica ed economica, i suoi défilé dalla campagna alla fabbrica la portarono in città e da lì nel deserto...

Renault 4, dalla Francia con furore alle strade d’Europa e nel mondo: fu un’auto da lavoro, pratica, economica, ma i suoi défilé dalla campagna alla fabbrica la portarono in città e da lì nel deserto…

Renault 4, la piccola macchina più grande di tutte
Von Pyromaniak45 – Eigenes Werk, CC BY-SA 3.0, commons.wikimedia.org

C’era la versione Lusso detta anche Limousine (L) ma era lo stesso una macchina del popolo. E non era la Volkswagen. La R4 era proprio basica e infatti la versione base denominata semplicemente R4 (il 4 stava per il numero dei cavalli) era un’utilitaria dal design semplice e pratico, perfetta per la classe operaia. Ma non solo per quella.

US Car Treffen am Lenkwerk Bielefeld 2018

All’inizio la R4 venne affiancata dalla Renault 3, chiamata così perché era dotata di un motore da 3 cavalli e soprannominata “il brutto anatroccolo”: mancava del vetro al montante posteriore e dalla regia mi dicono che un’altra sua caratteristica era la portiera posteriore destra,  più corta della sinistra per poter sfilare la barra di torsione.

il “brutto anatroccolo”: Renault 3 1961-1962 – By catone67 [email protected] – ptrelloblog.over-blog.com, FAL, commons.wikimedia.org

Altra curiosità, sempre suggeritami dalla regia: il lavavetri della Renault 4 era a pedale, vedere per credere!

Renault R4 1977 nelle varie versioni – uso e manutenzione

Ne vennero prodotti complessivamente 2.526 esemplari e la sua vocazione prettamente da “macchina da battaglia”, cioè da lavoro, fece sì che i suoi rari proprietari non la risparmiassero né la salvassero, il che la rende oggi molto rara e ricercata dai collezionisti.

Renault 4 allestimenti  per tutti i gusti

Spanish Coches via Flickr 1963 Renault 4 Parisienne CC BY 4.0

A partire dal 1966 la R4 divenne Renault 4, diversificandosi negli allestimenti Renault 4 Export, Renault 4 , Renault 4L, Renault 4 TL, Renault 4 GTL, a seconda degli anni e delle versioni.

Chi non se la ricorda quella cloche?? – Autor Carroy – Vlastito djelo postavljača, Javno vlasništvo, commons.wikimedia.org

La Renault 4 ebbe un grande successo fra le piccole e medie imprese, gli artigiani e i lavoratori e Oltralpe divenne una sorta di icona del mondo sia produttivo che istituzionale presso la gendarmeria francese:

I più anziani e cosmopoliti fra voi la ricorderanno con dentro un kepi alla guida!  – Par Willem van de Poll proxy.handle.net, CC0 commons.wikimedia.org

E poi le poste, le comunicazioni e la compagnia elettrica nella sua versione furgonata.

La grandeur d’Oltralpe la misuravano anche così e questo defilè lungo le strade d’Europa le diede grande visibilità, del resto, chi fra noi non ha avuto da piccolo almeno un amichetto con il papà o lo zio che guidava una Renault 4?

Renault 4: 4CV vs 2CV

La Renault 4 era la risposta di Renault alla Citroën 2CV, lanciata anni prima tra gli abitanti delle città che cercavano un mezzo di trasporto conveniente ed economico. Ma il presidente della Renault Pierre Dreyfus non voleva che Citroën dominasse questo mercato e fu per questo che lanciò il progetto di un’auto economica ma destinata a soddisfare il maggior numero di persone possibile incorporando e migliorando le qualità della 2CV. Il 21 settembre 1961 al Salone Internazionale dell’Automobile di Francoforte venne ufficialmente presentata la R4

La Renault 4 condivideva molte caratteristiche con la 2CV: trazione anteriore, sospensioni indipendenti, grandi qualità pratiche, con una carrozzeria spaziosa e versatile e un prezzo contenuto, sia pure leggermente sopra la Citroën.

Tuttavia, la vettura della Renault presentava molti miglioramenti rispetto alla 2CV, in primis le prestazioni: ma, quel che più conta, era più pratica, grazie soprattutto al portellone posteriore, una grande novità per l’epoca, visto che questo tipo di apertura era allora limitato alle macchine vagonate e ai veicoli commerciali.

il classico portellone, mai visto prima su una berlina – Par Berthold Werner, CC BY-SA 3.0 ommons.wikimedia.org

Renault 4 fedele alla linea

La R4 venne commercializzata in un contesto storico, sociale ed economico ben preciso, coincidente con il progressivo aumento del tenore di vita in Francia a partire dal dopoguerra: per questo, pur essendo destinata a un utilizzo come mezzo per lavorare, attirò anche una clientela alla ricerca di più comfort rispetto alla 2CV. Da qui la sua versione “di fascia alta”, la Renault 4 L.

Renault 4 la preferita dagli italiani anzi fai francesi

Fu per più di un decennio l’auto preferita dalle persone a basso reddito in Francia, in particolare agricoltori e abitanti delle zone rurali. Ma il suo pubblico non si fermava lì: un bellissimo spot tv italiano degli anni Sessanta la presentava come perfetta “per voi che vivete in città”, “per voi che vivete in campagna”, “per voi che amate l’aria aperta”

La sua produzione si fermò una volta per tutte in Marocco nel gennaio 1994. Furono costruiti 8.135.424 esemplari, facendone l’auto francese più prodotta nella storia dell’epoca (seconda oggi, dietro alla Peugeot 206 ).

La Renault 4 torna nel 2025. Elettrica

A gennaio 2021, Renault ha parla di un possibile ritorno della R4  in versione elettrica, progetto ufficializzato con la presentazione di una concept car al Salone di Parigi del 2022 chiamato 4Ever. La commercializzazione di questo futuro modello è prevista per il 2025. La Renault 4 E-Tech Electric condividerà la sua base tecnica con la Renault 5 E-Tech.

Renault 4 in viaggio al cinema

Al cinema l’abbiamo vista su Netflix in “R4”, film spagnolo del 2019 con protagonista Jean Reno, alla guida ovviamente di una Renault 4 in un viaggio nel deserto dalla Spagna al Mali.

Locandina del film con Jean Reno

E la Renault 4 di Aldo Moro….

E, nella nostra storia nazionale, la Renault 4 è legata al drammatico assassinio del Presidente della DC Aldo Moro, il cui cadavere venne rinvenuto il 16 maggio 1978 all’interno di una Renault 4 rossa.

Aleks_Kuntz via FLickr
Mostra di più

Emanuele Beluffi

Giornalista pubblicista, già responsabile di redazione presso Il Giornale OFF, spin off culturale del quotidiano il Giornale, editor di CulturaIdentità, conservatore presso Fondazione Sangregorio Giancarlo.
Pulsante per tornare all'inizio

Add to Collection

No Collections

Here you'll find all collections you've created before.