Carinzia, la provincia più meridionale dell’Austria, confinante con l’Italia e facilmente raggiungibile in auto o in moto per una bella gita tutta curve passando sulla vecchia Pontebbana, la statale 13 che attraversa Tarvisio, in Friuli Venezia Giulia. Solo pochi chilometri e innumerevoli piccoli laghi di montagna separano l’Italia da Gmünd (occhio agli autovelox! ndr).
Ai veri conoscitori del marchio Porsche, il nome Gmünd non suonerà nuovo. Si tratta del il piccolo paesino di montagna dove Ferdinand Porsche si trasferì con tutta la sua azienda nel 1944 per sfuggire ai bombardamenti alleati su Stoccarda.
Finita la seconda guerra mondiale, Porsche aprì proprio qui un nuovo dipartimento design dove con il figlio Ferry si dedicò al design applicato all’ingeneria, il periodo “Gmünden” durante il quale nacque il prototipo di quella che sarebbe diventata la prima auto a marchio Porsche, la 356.
Tra il 1948 e il 1950, a Gmünd si costruirono a mano ben 43 Porsche 356 coupe e 8 Porsche 356 Cabrio in alluminio, oltre ai vari prototipi.
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“Il Porsche museum di Gmünd”: il sogno di un antiquario diventato realtà
Era il 1965 quando l’antiquario e collezionista Helmut Pfeifhofer restaurò la sua prima 356. Nel 1982 acquistò quella che fu la sede del dipartimento di sviluppo Porsche per trasformarla nel primo museo privato dedicato alla casa di Stoccarda.
Il piccolo museo, posizionato in quello che era un vecchio granaio, contiene vere e proprie chicche per gli appassionati.
Dalla porta di ingresso si accede direttamente alla prima stanza dove viene illustrata la storia dell’esperienza “Gmünden”. Un emozionante video esplicativo, disponibile a richiesta anche in Italiano, racconta la storia del museo. Una collezione di motori boxer testimonia l’evoluzione del motore Porsche a partire dal piccolo 4 cilindri della VW Kafer.
Proseguendo la visita, si accede alla sala con il vero tesoro del museo: un modello della 356 in scala 1:1 in legno, utilizzato dai battilastra per modellare la carrozzeria in alluminio della 356 Gmünd e uno dei primissimi esemplari in alluminio perfettamente conservato. Il telaio numero 356-0020, non verniciato e volutamente non restaurato, mostrare i colpi di martellina e i segni della lima dei maestri carrozzieri.
Al piano superiore sono esposti 48 modelli: le militari VolksWagen Kafer split windows e Kubelwagen, un trattore Porsche, una decina di 356 tra coupe e cabrio, le 911 nelle diverse versioni dagli anni sessanta agli anni 2000 oltre ad alcuni modelli da corsa tra i quali una 930 con la quale il figlio del fondatore partecipa a competizioni per auto d’epoca e infine la 906, vettura che partecipò, vincendola, alla Targa Florio. Esperienza che diede poi il nome “targa” ai modelli Porsche con tettuccio rimovibile.
Una curiosità: fa parte della collezione la 911 Austria, un auto appartenuta alla “Polizei” Austriaca che l’acquistò nel 2006 con l’intento di avere un mezzo veloce per gli inseguimenti. Rimase in dotazione agli agenti per 6 mesi, durante i quali più di una persona imparò ad averne veramente paura. C’era però un problema, lo spazio interno era talmente risicato che non era possibile trasportare l’equipaggiamento completo – tipo coni stradali – necessario per organizzare posti di blocco. Inoltre, dato il costo dato il costo di mantenimento molto alto, il ministero degli interni decise di liberarsene. Il Sig. Helmut Pfeifhofer si aggiudicò il pezzo unico per aggiungerlo alla sua collezione con tanto di cerimonia di consegna da parte delle autorità.
Dal 1992 il Museo Porsche di Gmünd ha siglato un accordo con la casa madre Porsche per l’esposizione temporanea di cui alcuni modelli storici, prototipi e pre-serie all’interno del museo. Al momento della nostra visita era possibile ammirare a confronto il prototipo della Porsche 918 Spyder con il modello di serie.
Orari e prezzi del museo
Il Porsche AutoMuseum Helmut Pfiefhofer è aperto dalle 10 alle 16 nel periodo autunno – inverno mentre nel periodo primavera – estate l’apertura è dalle 9 alle 18 tutti i giorni. Il biglietto di ingresso ha un costo di cira 8 Euro con riduzione per i bambini dai 6 ai 14 anni. Il tempo medio di una visita è di cira 45-60 minuti.
Cosa visitare in Carinzia?
La regione offre tante opportunità di divertimento, svago, passeggiate e sport… sempre ben accette come contorno alla nostra grande passione per i motori :)
Gmünd si trova sulla strada che porta da Villach al Maltatal, la più alta diga dell’Austria che vale la pena visitare per la maestosità della stessa costruzione, per il bellissimo museo all’interno dell’albergo che sovrasta il grande lago artificiale e per l’airwalk, una passeggiata a sbalzo posizionata sulla parete di contenimento delle acque. Alla diga ci si arriva in una trentina di minuti accedendo attraverso la bellissima strada privata tutta tornanti e gallerie scavate nella roccia, lunga una ventina di chilometri (a pedaggio, circa 15 euro per ogni auto).
In qualsiasi periodo dell’anno la provincia della Carinzia offre moltissimo. Il bellissimo Gerlinz (1900 metri) impianto sciistico visitabile anche in estate per vedere dall’alto tutti i laghi da Villach a Klagenfurt e magari soffermarsi ad ammirare i tanti appassionati di parpendio che decollano dalla cima.