In principio era la Fiat 127 Sport. Però al n. 1 in ordine di tempo dobbiamo aggiungere: A112 Abarth e Y10 Turbo. E in ordine di luogo: Golf GTI, Peugeot 205 GTI, Renault 5 GT Turbo. Ma…UNO stava comunque in cima: la Fiat Uno Turbo i.e.
Calma, calma. Cilindrate diverse, potenze diverse, anni diversi, che c’azzeccano? Tecnicamente nulla, ma la Fiat Uno Turbo i.e. con i suoi 845 Kg di peso dà la biada a tutte.
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Fiat 127 Sport: 1300 cc, 75 cv
Lancia Y10 Turbo: 1050 cc, 85 cv
Golf GTI: 1800 cc, 112 cv
Peugeot 205 GTI: 1600 cc, 105 cv
Renault 5 GT Turbo: 1400 cc, 115 cv
In questo articolo
Peugeot 205 GTI levati
Un passo indietro: il Lingotto chiude nel 1983 la produzione della 127 Sport, mette in circolazione la A112 Abarth e nella primavera di quel 1985 lancia la Y10 Turbo. Ma un mese dopo arriva la Fiat Uno Turbo i.e.: 1301 cc, 105 cv e 845 kg. Ecco perché un po’ tutti i maranza di paese in Italia iniziano a far meno i gradassi al bar; con quel peso piuma la Uno Turbo è un siluro. Chissà quanti confronti alla rotonda sul mare con le Golf GTI e le Peugeot 205 GTI e le Renault 5 GT Turbo.
Con una frase ormai entrata nell’uso quotidiano e luogocomunista (cioè banale, ripetuta a blah blah) dicono: “bara a 4 ruote”. Pare che condivida la stessa nomea con la Renault 5 GT Turbo. Sarà vero? Ma allora anche la BMW Z3 M. Tutte le automobili sono bare a 4 ruote: Stanley Kubrick ordinava al suo autista di non superare mai i 50 all’ora e non è che guidasse uno spiderino.
Comunque: gli espertoni dicono che la Uno Turbo sia difficile da domare perché l’erogazione improvvisa ti fa esagerare senza che te ne accorga e sarà così, ma con la Uno Turbo possiamo dire: “Io sono leggenda”. Perché la versione incattivita della cucina più amata dagli italiani, pardon, dell’auto più venduta in 10 anni, entra nelle leggende dei bar sport: inutile offendersi, non è che fosse la macchina dei borghesi ageè, la Uno Turbo è un siluro per tutti perché costa poco, magari ce l’hanno pure i disoccupati senza reddito di cittadinanza.
10milioni x Uno + 50mila x Uno Turbo
Esistono due maniere dalla Uno Turbo: la prima, in produzione fino al 1989. La seconda (“normale” e Racing) fino al 1993. Totale vendute: 50mila. Poche? Sì, se raffrontate con i volumi di vendita della Uno per tutti, in produzione dal 1983 al 1995: 10 (dieci) milioni di Uno.
Un dettaglio: sui cerchi in lega da 13 pollici monta il logo della Abarth e questo non è un vezzo, perché la Uno Turbo prosegue quella tradizione iniziata con la 600 e proseguita con la A112, ma la differenza è che questa ha preso il viagra.
Del resto, i dettagli esterni parlano da sé: paraurti bombato, fendinebbia, prese d’aria, spoiler sul portellone. Rosso Racing è il suo colore, ma chi vuole la può prendere anche bianca, nera, grigia, blu o verde. Nella seconda serie un piccolo lifting: gruppi ottici anteriori ammodernati, retrovisori in tina e via lo spoiler sul portellone, in compenso ci sono le minigonne laterali con la scritta sopra e il volante diventa a 3 razze (MOMO). Decisamente meglio.
Uno Turbo il diavolo veste rosso e nero
All’interno velluto nero con loghi rossi stilizzati Fiat, sedili contenitivi, rosso sulla moquette e check control, una specie di computerino di bordo d’antan, con tanti pallini rossi che si accendono alla bisogna.
i.e. sta per iniezione elettronica. E, abbinata alla sovralimentazione, è la formula con cui la Fiat in quella primavera 1985 intende guardare alla concorrenza d’Oltralpe. E con l’upgrade estetico della seconda serie fa crescere la cilindrata, a 1400 cc e 118 cv di potenza, per finire in bellezza (dal 1990 fino al 1993) con la versione Racing: sedile regolabile (eh no, sulle altre no) e tettuccio apribile, ‘na goduria.
ABS? Ciao còre
Nel 1987 la Uno Turbo può montare un impianto frenante antibloccaggio chiamato Antiskid della Lockheed (sì, quella Lockheed), ma lavora solo sull’anteriore e molti possessori lo disattivano perché rompe il cazzo, dev’essere un po’ come lo Start and Stop delle macchine di oggi. IN compenso oggi è rarissima.
Trovarne una alla quale non abbiano tirato il collo è un po’ come pretendere di trovare un Bukowski sobrio, ma la Uno Turbo è fra le youngtimer più desiderate.