Chevrolet Camaro, 55 anni ben portati

La muscle car USA è alla sesta generazione. E forse arriva la versione plug-in

L’altro giorno guidavo in autostrada e ascoltavo il best of di J. J. Cale e oltre a rendermi conto di quanto i vari Clapton and co. fossero debitori del solitario di Oklahoma City (no, non solo per Cocaine) pensavo che quello era il genere di musica perfetto per i viaggi, magari in solitaria, magari di notte, magari sulla Route-qualche-cosa, magari….no, sulla Clio no! Il rock stradaiolo dalle forti venature country e blues di J. J. Cale non lo puoi ascoltare su una macchinina francese uguale a tutte le altre, J. J. Cale lo devi ascoltare mentre guidi, chessò, una Chevrolet Camaro, di adesso o di 50 anni fa non importa.

La Camaro rock…

E pensare che un musicista affine a J. J. Cale l’ha proprio fatta, una canzone per lei, dove “lei” non è la ragazza sola al bancone del bar più malfamato di Caracas ma proprio la muscle car (o pony car come vogliono i secchioni) che all’anagrafe ha oggi 55 anni ben portati. Il musicista Aaron Einhouse ha scritto John’s Camaro e ascoltandolo sembra veramente di stare alla guida di una Camaro accanto al fantomatico John, mentre la chitarra SPRINSTEEN-EGGIANTE ti fa viaggiare col bandito e la madama e ti fa pensare a cosa ci stiamo perdendo in termini di umanità con i frigoriferi a 4 ruote di oggi.

…e la Camaro lumaca

La Chevrolet Camaro si presta proprio all’universo pop: è stata anche sul grande schermo, si chiamava Turbo (ma veh!) ed era una lumaca, nel senso del personaggio del film di animazione della DreamWorks, che aveva voluto le versioni animate delle Camaro (e delle Indycar Chevrolet).

La Chevrolet Camaro vede la luce nel 1966 e subito si pone in concorrenza con la Ford Mustang: pace car ufficiale della 500 Miglia di Indianapolis, è passata attraverso cinque decadi e non ha perso il fascino che da sempre la caratterizza, arrivando quest’anno alla sesta generazione. La model year 2021 è infatti la numero sei, sempre trazione posteriore e forme muscolari e sarebbe pure pronto il model year 2022, se non fosse per il virus cinese che sta iniziando a farsi sentire con la carenza di materie prime e (soprattutto in questo caso) semiconduttori, chip e altre diavolerie (tutti prodotti cinesi, lo stesso problema lo sta affrontando Stellantis a Pomigliano d’Arco). Ad ogni modo, anche nella vecchia Europa è possibile vedere questa americanata, anche se in versione proporzionata alle fregole UE sul verde e blah blah e quindi 4 cilindri, V8 e l’ormai immancabile elettrico: chissà cosa direbbe il bandito!

Mi faccio la Camaro

Ph Stacy Drennan – Pixabay

Comunque, se un europeo volesse farsi la Camaro, non avrebbe molto imbarazzo nella scelta delle motorizzazioni: la 2 litri turbo 4 cilindri da 275 cv, 400 Nm di coppia e 0 – 100 in 5,4 secondi, oppure la V8 aspirato da 6,2 litri da 455 cv, 616 Nm di coppia e 0 -100 km/h in 4 secondi netti. Se è incontentabile, c’è anche il motore più potente 1LE, per una Camaro con cerchi neri da 20 pollici e dettagli nero satinato sulla carrozzeria. In compenso sempre il succitato europeo potrebbe scegliere fra 10 gamme di colori (Crush, Red Hot, Garnet Red Tintcoat, Satin Steel Metallic, Summit White, Black, Rally Green Metallic, Shadow Grey Metallic, Riverside Blue Metallic e Shock, mentre per la versione cabrio la scelta è fra tre, un semplice nero, un semplice blu o Kalahari, qui si sono sbizzarriti, cioè giallo deserto) e il cambio manuale a 6 marce o automatico a 8 rapporti.

Anche la versione plug-in?

Di Racersmith – Opera propria, Pubblico dominio commons.wikimedia.org

Muscle è muscle e certamente non passa inosservata, ma la Chevrolet Camaro non è ignorante e permette al suo proprietario di godere di tutti i comfort di adesso: clima, sedili Recaro in pelle ventilati e riscaldabili, materiali di qualità e pellami pregiati, head-up gisplay, l’immancabile Infotainment e laggiù stanno anche pensando di fare una Camaro versione plug-in…

Fuori dal college di corsa

1969 Chevrolet Yenko Camaro 427 Yellow Low Frt Qtr – wikipedia

Pensare che nel 1969 un gruppo di studenti del college convertì una Camaro per il campionato Trans-Am, campionato in cui fra il ’67 e il ’69 una Camaro Z28 del Team Penske guidata da Mark Donohue conquistò la vittoria. Certo nel 1966 chi l’avrebbe detto che sarebbe diventata una specie di Lucy come nell’omonimo film di Luc Besson dove la protagonista femminile alla fine si trasforma in una chiavetta USB…

1966: prima generazione

Viene presentata a giugno, coupé e cabriolet e già lancia la sfida alla Ford Mustang: pianale e parte della carrozzeria sono condivisi con la Pontiac Firebird, motori da 4 a 7 litri da 155 a 430 cv.

1970: seconda generazione

Più lunga, più larga e più bassa e solo coupé, motori da 3 a 7,4 litri. Nel 1974 le cambiano la mascherina e le mettono i paraurti in alluminio per rispettare le normative USA sulla sicurezza stradale, idem nel 1978.

1982: terza generazione

Novità novità dappertutto novità: carrozzeria (e torna la versione cabrio), gruppi ottici, iniezione, nuovo cambio e nuovi motori. Bisogna risparmiare, da qui l’aggiunta del “piccolo” da 2,5 litri, ma c’è anche il 6,6 litri.

1993: quarta generazione

Basta, abbiamo cambiato idea. Non bisogna più risparmiare, quindi: motori più potenti, migliori prestazioni. Nel 1998 arriva il motore LS1 V-8, vanno da 3,4 a 5,7 litri ma da noi arrivano solo il 3.8 V6 da 193 cv e il5.7 V8 da 288 e 344 cv.

2010-2015: quinta generazione

Arrivano i mostri, 1LE, Z/28 e ZL1 e le Camaro vanno via come il pane

2016 – : sesta generazione

Prestazioni, tecnologia e raffinatezza, nel 2016 diventa Motor Trend Car of the Year. Il resto è…oggi.

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